Davanti ad un pubblico, che aveva occupato ogni ordine di posto straripando anche oltre le transenne, si è svolta ad Alassio la premiazione di "Un autore per l'Europa", il premio letterario giunto alla sua 29esima edizione.
I cinque scrittori finalisti Pier Vittorio Buffa con “La casa dell’uva fragola” (Ed Piemme), Maria Grazia Calandrone con “Dove non mi hai portata” (Ed. Einaudi), Francesca Giannone con “La portalettere” (Ed. Nord), Matteo Melchiorre con “Il Duca” (Ed. Einaudi) ed Elisabetta Rasy con “Dio ci vuole felici” (Ed. HarperCollins) - quest'ultima assente fisicamente ma presente on line - hanno dialogato con Neri Marcorè ciascuno sulla propria opera, prima della proclamazione del vincitore: Matteo Melchiorre.
Per l'occasione erano presenti il prefetto di Savona Enrico Gullotti, le autorità cittadine, le rappresentanze delle Forze dell'Ordine e Antonio Ricci che da sempre fa parte della giuria tecnica presieduta dal Professor Gian Luigi Beccaria, e composta, oltre che da Ricci, dalla Consigliera incaricata alla Cultura del Comune di Alassio, Paola Cassarino, da Luigi Barlocco, Alberto Beniscelli, Francesca Bogliolo, Vittorio Coletti, Roberto Francavilla, e ancora Franco Gallea, Francesco Manzitti, Magda Ravina.
Molto affascinati da ciascun opera si sono dimostrati gli Italianisti (esperti stranieri della Letteratura Italiana).
In conclusione, Matteo Melchiorre ha apposto anche la sua firma per la piastrella sul Muretto.
La trama di “Il Duca” (Ed. Einaudi):
Un paese di montagna, un’antica villa con troppe stanze, l’ultimo erede di un casato ormai estinto, lo scontro tra due uomini che non sembrano avere nulla in comune… Matteo Melchiorre ha costruito una storia tesissima ed epica sulla furia del potere, le leggi della natura e la libertà individuale. Un romanzo che ci interroga sulla forza necessaria a prendere in mano il proprio destino.