Spritz, pizza, focacce, insalata di pasta fredda, frittate, torta verde, parmigiana di melanzane, ma non solo: anche sdraio e copertina per la notte e tanta voglia di fare festa e ridere un po’ in amicizia nel segno della musica e della solidarietà . Ad Albenga, un gruppo di appassionati spettatori di “Ottobre De André” si sono messi in coda per accaparrarsi il posto in seconda fila (ma solo perché la prima è dedicata ad autorità e ospiti) ben 13 ore prima dell’apertura del Caffè Ai Giardinetti, dove dalle 7.30 di stamani (2 settembre) è possibile prenotare la poltrona al Teatro Ambra.
Ma cosa spinge le persone a passare addirittura la notte in coda? Savonanews lo ha chiesto ad alcuni “fedelissimi” dell’evento. “Sono qui con Antonella – spiega la presidente di Ant Albenga Cristina Pavanelli -, perché crediamo nei Fieui, perché da anni portano allegria, solidarietà, tematiche importanti sul palco dell’Ambra. Siamo qui per Don Gallo e per la sua comunità. E poi, siamo qua perché siamo ‘trafficanti di sogni’”.
“Quest'anno - dicono i fedelissimi - ci siamo organizzati davvero alla grande, portando da mangiare da condividere in allegria. E un buon caffè caldo (ovviamente nei thermos) per.. restare svegli!”.
Anche un sacerdote tra loro, don Giacomo, che con pazienza ha atteso l’apertura della prevendita di piazza del Popolo “per amicizia”.
“Che dire? - commenta Gino Rapa, portavoce dei Fieui di caruggi, organizzatori della manifestazione – Sapevamo di avere un pubblico speciale, appassionato e partecipe. Ora scopriamo che è anche un po'... folle”.
“Significa che ormai il ‘nostro’ Ottobre è entrato nel cuore della gente ed è atteso, ma soprattutto amato. Non credo che in Italia accada qualcosa di simile per una manifestazione che non ha alle spalle potenti macchine organizzative, ma che è realizzata da un manipolo di... scalcinati vecchietti”.
Tutti in coda, dunque, dal pomeriggio di venerdì in attesa dell'apertura delle prenotazioni al sabato mattina! E per di più “a scatola chiusa”. Nessuno, infatti, conosce i nomi degli ospiti della manifestazione che verranno comunicati soltanto tra una quindicina di giorni a teatro ormai sold out.
Dori Ghezzi e Antonio Ricci, informati pressoché in diretta della situazione, non hanno potuto fare a meno di sorridere, orgogliosi della loro creatura.
E anche le rosse torri, immobili custodi della città, sembravano compiacersi, nel buio della notte, sotto il chiarore lunare: Albenga è viva! L'amore per l'arte, per la musica, per la storia coniugato con la solidarietà è un patrimonio straordinario.