Attualità - 01 settembre 2023, 16:36

Profughi ad Albenga, l’Amministrazione: “Consiglio comunale in piazza? Rischi di contrasti e scontri”

Consiglieri di maggioranza e Giunta: “Il presidente del consiglio non sa che per realizzarlo servono piani di sicurezza e impegni di spesa non previsti che superano i 5 mila euro. Che il consiglio si faccia, ma nella sua sede naturale”

Profughi ad Albenga, l’Amministrazione: “Consiglio comunale in piazza? Rischi di contrasti e scontri”

Il Governo Meloni, incapace di gestire la delicata questione dei profughi, è stato costretto a dichiarare lo stato di emergenza e a costringere i comuni a ospitarli.  La minoranza di Albenga (composta proprio da iscritti a Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia), nell’evidente imbarazzo creato dall’incapacità del Governo, cerca inutilmente di salvare la faccia convocando un consiglio straordinario su una questione creata dai partiti di cui fanno parte e tentano di incolpare il sindaco che, invece, ha gestito al meglio la situazione limitando il numero di persone da ospitare ad Albenga a 20 e per soli due mesi, oltre ovviamente a chiedere tutte le garanzie sui locali agli organi preposti”. Lo affermano compatti, in una nota, la Giunta e i consiglieri di maggioranza sul tema del consiglio comunale relativo all’accoglienza profughi sul territorio di Albenga.

La minoranza albenganese, proprio perché consapevole che le scelte derivano dal Governo, per paura di tirate di orecchie dai propri superiori, propone una delibera priva di senso perché si limita a richiedere che venga trovata un’altra collocazione, però sempre ad Albenga – proseguono -. Tutto ciò senza indicare alcuna proposta alternativa a dimostrazione del fatto che probabilmente a spingerli è solo un bieco fine elettorale”.

Qual è la zona migliore per realizzare un centro di primissima accoglienza per i consiglieri di minoranza? – chiedono -. Il presidente del Consiglio insiste nel voler convocare questo inutile consiglio comunale in piazza San Michele creando rischi di contrasti o peggio scontri, per i quali dovrebbero peraltro ritenersi essi stessi responsabili, e dimostrando di non sapere neppure lontanamente cosa vuol dire amministrare, in quanto ci vogliono  piani di sicurezza e impegni di spesa non previsti, il tutto per una spesa di soldi pubblici che supera i 5mila euro”.

Se si vuole fare il consiglio, si proceda nella sede naturale che consente a tutti i cittadini di potervi assistere, essendo aperto al pubblico e in diretta streaming – conclude la Giunta insieme ai consiglieri di maggioranza -, senza provocare costi inutili a carico della collettività”.

Redazione

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