Grandi perplessità sul posizionamento a circa 4 km dalla costa di Vado Ligure che risulta essere di 2.8 km da Savona e la richiesta di rassicurazioni sull'impatto che la nave off shore può avere sul territorio e sul turismo.
Questi i temi centrali dell'incontro nella sede di Confcommercio a Savona nel quale è stato il via ad un acceso dibattito sul posizionamento del rigassificatore nel 2026.
L'impatto marino anche tra gli aspetti principali sul quale il mondo del turismo e del terziario (presenti all'incontro le diverse categorie che fanno parte di Confcommercio, l'Unione Provinciale Albergatori e la Cia) si è soffermato esponendo le proprie perplessità.
Nelle prossime settimane si svolgerà comunque un vertice in Camera di Commercio e in Regione con la struttura commissariale.
"Ci siamo riuniti come categorie del settore dei servizi, del terziario e del turismo per capire un attimo e poter leggere tutti insieme quello che è stato il progetto presentato, attraverso il commissario, dalla Snam inerente il posizionamento di un rigassificatore al largo della costa di Savona e Vado. Una analisi per ora interlocutoria, con i dati che abbiamo e i progetti che ci sono e che ha visto risposte variegate nel territorio" ha dichiarato Enrico Schiappapietra di Confcommercio Savona.
"Sicuramente nessuno di noi vuole rivivere le fasi difficili dell'anno scorso con i prezzi e i costi dell'energia e delle materie prime, oltre che della parte gas e riscaldamento delle nostre aziende così come della parte elettrica, alle stelle; però ci rendiamo conto che l'impatto sul nostro territorio, così come presentato nel progetto, sarà molto forte: dal nostro punto di vista eccessivamente forte - continua Schiappapietra - Non abbiamo visto scelte oculate di posizionamento di questa nave che a nostro avviso è troppo vicino alla costa, chiediamo quindi che venga allontanata in maniera significativa. Non condividiamo inoltre la scelta dei terreni a terra, vanno a toccare una parte importante del mondo agricolo della piana di Quiliano".
"Ci auspichiamo di essere coinvolti in maniera diversa nella fase decisionale e vorremmo essere coinvolti in maniera significativa e propedeutica a portare le esigenze del territorio delle imprese che rappresentiamo al tavolo delle discussioni. Quello che non è stato accettato a Piombino vuole essere fatto a Vado, ci devono spiegare quali sono i pro perché ad oggi noi vediamo molti contro ma facciamo fatica a vedere una giusta quantità di pro. Di conseguenza per ora la nostra è una posizione interlocutoria, in attesa di essere coinvolti nella fase decisionale" ha aggiunto Schiappapietra.