Il comune di Varazze punta a riqualificare il Nautilus ma prima deve essere superata la criticità legata alla durata della concessione.
Verrà così convocata a settembre una pre conferenza dei servizi (alla quale parteciperanno oltre al comune, la Regione, l'Agenzia del Demanio e il Ministero delle Infrastrutture) per ipotizzare così un percorso che permetta di dar vita una concessione per opere pubbliche che superi la durata ventennale.
"Il consigliere Alessandro Bozzano aveva presentato un ordine del giorno in consiglio regionale per evidenziare la criticita relativa agli investimenti sugli immobili del demanio. La durata ventennale è troppo breve perchè il soggetto proponente rischia di non rientrare nell'investimento" ha spiegato il vicesindaco e assessore ai lavori pubblici Filippo Piacentini.
"L'amministrazione di Essere Varazze non può tollerare di governare un comune attrattivo ed essere vincolati ad una normativa che non permetta ai privati di investire - ha continuato Piacentini - Realtà come il Nautilus sono presenti in tutto il territorio e ci vuole una svolta normativa per far sì che gli immobili vengano riqualificati. È più di un mandato che ci stiamo dietro per trovare una proposta che possa essere riproposta in altre zone".
La società Ducale Srl quindi presenterà un percorso per ammettere un project financing da circa 23 milioni di euro. Nel frattempo però verrà bandito un bando di gara.
Il complesso, come da relazione del 2020 dell'assessore varazzino, necessita di importanti interventi strutturali e manutentivi e potrebbe ospitare un centro turistico extra alberghiero o altre attività turistico ricreative in quanto corrisponderebbe alla vocazione turistica del territorio varazzino oltre che occasione di creazione di posti di lavoro.
Sarà necessaria inoltre la realizzazione di barriere soffolte e di altri interventi di protezione dell'arenile per mitigare l'erosione della costa, che potrebbe anche impattare sulle aree residenziali limitrofe al compendio demaniale.
Nel maggio 2021 il comune di Varazze aveva affidato l'incarico ad una ditta per dar vita ad una relazione tecnica preliminare con lo scopo di rilevare eventuali problematiche strutturali e possibili interventi in aree ammalorate.
Lo scorso anno invece la giunta comunale guidata dal sindaco Luigi Pierfederici aveva deliberato di avviare un procedimento di consultazione preliminare di mercato con lo scopo di individuare eventuali soluzioni utili e perseguibili per la valorizzazione del bene demaniale oltre alla presenza di operatori economici interessati.
Nel frattempo da qualche settimana il Tar della Liguria ha definito il contenzioso che durava dal 2017 tra il Comune e la società Poseidon che gestiva il manufatto. Il Tribunale amministrativo Ligure ha dato ragione alla società che ha quindi la concessione in scadenza alla fine del 2023.
Nel 2017 si era verificato il contenzioso, poi dichiarato improcedibile dal Tribunale Amministrativo Regionale, tra la stessa amministrazione e gli ex gestori, Poseidon Srl, (che durante le stagioni estive 2020 e 2021 considerata la pandemia avevano ricevuto la concessione provvisoria per proseguire l'attività del ristorante, del bar e dello stabilimento balneare) per via della scadenza della concessione demaniale (dicembre del 2017 con una proroga trentennale che era stata bocciata dalla Corte Costituzionale).
Nel frattempo però nel 2019 la Poseidon Srl aveva impugnato al Tar nuovamente l'atto di fine concessione del dicembre 2017 oltre alle successive delibere di giunta dell'ottobre 2020 e dicembre 2021 e una nota del febbraio 2021. Il comune comunque sia aveva deciso di costituirsi e resistere in giudizio "affinché si arrivi ad una pronuncia sul termine di scadenza della concessione demaniale".