Politica - 22 agosto 2023, 11:57

Profughi all'ex Anfi di Albenga, i consiglieri Ciangherotti e Porro lanciano una petizione

“Richiesta che arriva da decine di famiglie non per intolleranza ma solo per motivi di ordine pubblico”

Immagine tratta da Google Maps

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Crediamo sia sotto agli occhi di tutti il fatto che Albenga rappresenti in provincia di Savona un chiaro esempio di città aperta a tutti. Dall’integrazione all’accoglienza, quando è stato chiamato a fare la propria parte il comprensorio ingauno non si è mai tirato indietro. Ma ci sono dei confini che devono essere rispettati, come quelli che delimitano le preferenze, o i capricci, di un sindaco, che ha portato la Prefettura a scegliere il quartiere di Vadino per ospitare alcuni profughi in arrivo a breve, e il rispetto dovuto ai residenti, che sono stati tenuti all’oscuro di tutto sino all’ultimo”.

Lo dichiarano i consiglieri comunali di Forza Italia e Lega, Eraldo Ciangherotti e Cristina Porro, primi firmatari della raccolta firme lanciata per chiedere all’amministrazione comunale albenganese di individuare una struttura alternativa per i profughi in fuga dalla guerra.

Come annunciato dal sindaco di Albenga il 3 agosto scorso in apertura del consiglio comunale, infatti, l’ex Anfi di Vadino si prepara a diventare un centro di accoglienza: “Lo sapeva dal 22 luglio scorso - spiega Ciangherotti -, ma Riccardo Tomatis lo ha comunicato ai cittadini e ai residenti di Vadino solo pochi giorni fa. Per queste ragioni, e perché Albenga in termini di accoglienza ha già dato molto, non deve stupire la rabbia che sto raccogliendo in queste settimane tra le famiglie di quel quartiere”.

Qui non si tratta di intolleranza o di impulsi razzisti - precisano i Consiglieri albenganesi -, tutti sentimenti ben distanti dal sottoscritto e dalle famiglie di Vadino che chiedono a gran voce questa raccolta firme, ma di rispetto e ordine pubblico. Un rispetto che il sindaco ha dimostrato di non avere nei confronti dei residenti, che hanno saputo dell’arrivo dei circa trenta migranti dal sottoscritto e non dall’istituzione che dovrebbe essere più vicina a loro. Le ragioni di ordine pubblico sono evidenti, tanto più in un momento in cui Albenga è attraversata da episodi balzati alle cronache e che hanno costretto le forze dell’ordine a intensificare i controlli”.

Di qui la decisione dei due esponente del centro destra ingauno di lanciare una petizione per chiedere alla giunta di individuare una sede alternativa a Vadino per l’accoglienza dei profughi: “I cittadini albenganesi sono stanchi della doppia morale del sindaco - concludono Ciangherotti e Porro-, l’unico, insieme al primo cittadino di Savona, ad aver accolto con entusiasmo la richiesta del Prefetto. Riccardo Tomatis da un lato parla di atto di carità cristiana e apre all’accoglienza, ovviamente ben lontano da casa sua, dall’altro l’altro sui giornali sostiene di aver preso questa decisione in quanto costretto da un’emergenza. Oltre al danno, i residenti di Vadino devono assistere anche alla beffa di un sindaco trasformista. Invito tutti i cittadini albenganesi stanchi di questo modo di amministrare a sottoscrivere la petizione”.

Comunicato stampa

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