Attualità - 22 agosto 2023, 15:14

La Giornata Mondiale della Gioventù raccontata dai quattro partecipanti del Don Bosco di Alassio

Condivideranno l’esperienza con gli altri giovani della struttura in un incontro che si terrà venerdì 25 agosto

La Giornata Mondiale della Gioventù raccontata dai quattro partecipanti del Don Bosco di Alassio

“Novità, mettersi in gioco senza avere paura, fare nuove esperienze, tutto questo è necessario nella vita di ognuno di noi per rompere quella routine che ci accompagna tutti i giorni e arricchirsi come individui. Dal 30 luglio al 9 agosto noi abbiamo fatto proprio questo, un’esperienza: ci siamo recati a Lisbona per partecipare alla GMG (giornata mondiale della gioventù)”. Inizia così il racconto dei quattro ragazzi dell’Istituto Salesiano Madonna degli Angeli di Alassio che hanno potuto vivere l’esperienza e che condivideranno con gli altri giovani della struttura in un incontro che si terrà venerdì 25 agosto.

“La prima tappa è stata Barcellona, dopo un rapido giro tra le bellezze della città abbiamo avuto la possibilità di assistere alla celebrazione eucaristica all’interno della Sagrada Familia.

Ripartiti siamo giunti a Lisbona, dove ci siamo sistemati in una scuola, assieme a molti altri ragazzi. La sistemazione non era certo un hotel a cinque stelle, il viaggio non è stato certo tra i più confortevoli ma anche queste difficoltà sono servite per rafforzare il legame con gli altri ragazzi presenti, proprio questo clima di amicizia e di aiuto reciproco è stata la costante di questa GMG.

In questa prima giornata a Lisbona è stata celebrata la messa nel parco Edoardo VII, messa che è servita da evento di apertura.

Il secondo giorno  - proseguono i giovani - ci siamo spostati ad Estoril per partecipare al SYM festival, un festival che si propone di riunire tutta la gioventù salesiana del mondo. Qui abbiamo giocato, abbiamo cantato e abbiamo ballato il pomeriggio, la sera invece abbiamo vissuto la veglia, un momento molto intenso volto a far prendere coscienza delle fragilità del mondo contemporaneo e che ha avuto come culmine l’adorazione eucaristica, la serata si è chiusa con la buonanotte da parte del Rettor Maggiore dei salesiani.

Giovedì invece è stata la giornata di arrivo del Papa, ci siamo riuniti nel parco Edoardo VII già il pomeriggio presto per assicurarci un posto vicino al passaggio del Papa. Qui, accompagnato dal grido “estas es la juvendud del Papa”, il Santo Padre ha fatto il giro del parco e poi ha pronunciato un discorso di inclusione e di amore, invitandoci a ricordare che Gesù ci ama tutti così come siamo.

La giornata successiva è stata la giornata della via Crucis, momento di preghiera per noi giovani, per le problematiche che affliggono la cosiddetta generazione Z.

Le giornate cardine della GMG sono state però sabato e domenica, in questi giorni abbiamo vissuto il pellegrinaggio per raggiungere il campo da Graça – spiegano -, dove la sera si sarebbe tenuta la veglia con il Papa e la mattina dopo la messa.

La veglia è stata senza dubbio il momento più emozionante e forte, un milione e 500mila  persone riunite in un solo luogo, inginocchiate e in silenzio nel momento dell’adorazione eucaristica, una sensazione unica che non si può spiegare se non la si è vissuta.

La mattina di domenica, come detto, abbiamo vissuto la messa presieduta dal Santo Padre e nel pomeriggio siamo tornati verso Lisbona e qui abbiamo sperimentato la generosità delle persone, molti dei residenti infatti si sono offerti di aiutarci dandoci dell’acqua o un posto all’ombra per riposarci qualche minuto.

Lunedì siamo poi andati a Fatima – continuano -, luogo di preghiera e di grande fede, qui abbiamo visitato i posti dell’apparizione e vissuto l'eucaristia.

Le giornate successive sono state quelle del viaggio di ritorno, con una tappa per la notte a Barcellona.

Di sicuro la GMG è una di quelle esperienze che non lascia indifferente chi la vive, abbiamo incontrato persone provenienti da tutto il mondo, vissuto emozioni uniche. Ci siamo sentiti protagonisti di un qualcosa di importante e bellissimo.

Il messaggio che ci portiamo a casa  - sottolineano - è un messaggio di amore, di inclusione e di coraggio su invito del Papa.

Noi siamo grati per aver avuto la possibilità di vedere un’esperienza simile e per questo siamo grati alla comunità di Alassio per averci dato la possibilità di partecipare”, concludono i giovani partecipanti.

“E' per noi il segno buono, di una gioventù che si pone interrogativi profondi sulla propria esistenza e sulla relazione con le persone e con Dio – spiegano dall’Istituto Salesiano di Alassio -. Segno di una gioventù che segue una strada che non solo è possibile, ma che porta buoni frutti. Davvero, un dono prezioso per tutti noi”.

Redazione

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