"Rinunciare al progetto passerelle sul fiume Bormida e restituire i finanziamenti già ottenuti è un peccato politico molto grave. Di fatto comunichi alla Regione di non aver bisogno di denari per soddisfare le esigenze dei cittadini, facendo presupporre che ne hai a sufficienza senza la necessità di chiederne".
E' questo il commento di Christian De Vecchi, consigliere di opposizione ed ex sindaco. Nei giorni scorsi l'attuale cittadino di Carcare Rodolfo Mirri ha bocciato definitivamente progetto, ereditato proprio dall'amministrazione De Vecchi, definendolo "uno spreco di soldi pubblici". (LEGGI ARTICOLO).
"Sarebbe ancora più politicamente pericoloso, se dovesse passare il messaggio che, se il secondo comune di un comprensorio vallivo non ha bisogno dei denari della Regione, allora può essere che tutti gli altri non ne abbiamo altrettanto bisogno. Creando un precedente pericoloso per il comprensorio".
"Il movente della restituzione, dettagliato nell'atto amministrativo inviato alla Regione, è superficiale e precario. Non serve perché i cittadini delle due sponde del fiume (densamente abitate) possono fare tranquillamente a piedi un chilometro per andare e tornare dai servizi cittadini, usando le infrastrutture esistenti. Per altro una di queste è una strada statale. Presumiamo che il 'movente nascosto', abbia più il carattere di una patologia, ovvero l'insofferenza verso le iniziative politiche e amministrative pianificate dalle legislature precedenti", attacca De Vecchi.
"Se questa e la 'strategia politica' dell'attuale giunta, i carcaresi rischiano di perdere altri finanziamenti pubblici già ottenuti. Per la cronaca, la rinuncia è anche un danno economico e professionale per il territorio, il progettista della passerella era carcarese e le aziende costruttrici sarebbero state valbormidesi", conclude De Vecchi.