Politica - 04 agosto 2023, 17:45

Depuratore Albenga, l'accusa dai banchi della minoranza: "Mancata la trasparenza, né confermati né smentiti i controlli della Procura"

Nel corso del Consiglio comunale di ieri sera è stata votata la modifica dello statuto della società Sca: gli esponenti dell’opposizione hanno lasciato l’aula per protesta

Depuratore Albenga, l'accusa dai banchi della minoranza: "Mancata la trasparenza, né confermati né smentiti i controlli della Procura"

È stata votata nel corso della seduta consiliare di ieri sera ad Albenga la modifica dello statuto di Sca, la società  responsabile della gestione degli impianti di depurazione della città. Il punto all’ordine del giorno è stato approvato - con i soli voti della maggioranza - tra le proteste dei consiglieri di opposizione, che hanno lasciato l’aula senza votare (ad eccezione del consigliere Gerolamo Calleri, che si è astenuto).

“Ieri sera è mancata la necessaria trasparenza del sindaco e dell’amministrazione per votare con serenità una pratica molto importante - fanno sapere i consiglieri di minoranza Diego Distilo, Cristina Porro ed Eraldo Ciangherotti-. Nel corso della riunione con i capigruppo in commissione ambiente, ci è stata negata la possibilità di sapere se ci sono state attività giudiziarie presso gli uffici del Comune”.

Distilo, Porro e Ciangherotti precisano di aver ricevuto una nota da parte di Sca poche ore prima dell’inizio del consiglio comunale: “La società - sottolineano - ha fornito ai consiglieri di minoranza un documento in cui vengono date le dovute spiegazioni sulla pratica. Peccato che la nota sia arrivata la mattina stessa, impedendo a tutti una puntuale preparazione sul documento. Come se non bastasse, la commissione è stata convocata a ridosso del consiglio comunale, e in quel contesto la consigliera Isoleri, su preciso ordine di scuderia, ha bloccato qualsiasi richiesta proveniente dalla minoranza per ottenere delucidazioni sulle potenziali attività della Procura in Comune”.

Nel corso della votazione del punto all’ordine del giorno inerente la modifica dello statuto di Sca, i consiglieri Distilo, Porro e Ciangherotti hanno deciso di lasciare l’aula in segno di protesta: “Venuta meno la trasparenza della maggioranza - aggiungono ancora i consiglieri -, non abbiamo potuto fare altro che prenderne atto e uscire dall’aula senza votare. Va inoltre precisato che la modifica dello statuto approvata ieri dà la possibilità alla società di iscriversi all’albo regionale dei gestori ambientali per il trasporto conto terzi. Un atto che, tuttavia, la società avrebbe dovuto già possedere in quanto gestore del servizio di fognatura per l’aspirazione dei rifiuti delle fosse settiche”.

“È gravissimo - concludono i tre consiglieri di minoranza - che la società, pur avendo in carico il servizio da anni, non sia mai stata in possesso di questo requisito. Se si fosse trattato di una ditta privata, quest’ultima non avrebbe potuto aggiudicarsi alcun appalto. Prendiamo atto di una gestione scellerata degli impianti di depurazione ad Albenga. Una situazione che abbiamo potuto constatare con i nostri occhi nel corso di più sopralluoghi insieme ai tecnici di Sca e ai funzionari comunali. I nostri grigliatori dovrebbero sollevare i rifiuti denominati spessi per poi essere di discaricati. A Vadino finisce tutto in mare, mentre in Viale 8 Marzo vanno al depuratore di Viale Che Guevara. Un pasticcio su cui, nella sede istituzionale di riferimento, non siamo nemmeno riusciti sapere formalmente da chi amministra se ci sono stati dei controlli da parte della Procura negli uffici comunali. I cittadini devono conoscere la scarsa trasparenza di questa maggioranza, senza dimenticare che stiamo parlando di un tema che ha a che vedere con la salute di tutti”.

Comunicato Stampa

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