La caccia con l'arco per alcune specie animali che sarà consentita anche in Liguria sta continuando ad alimentare molte polemiche. Questo tipo di caccia è prevista dalla legge nazionale 157/1992, ma non è stata adottata da tutte le regioni. Per esercitarla è necessario avere il porto d'armi e chi decide di cacciare con l'arco non può portare con sé anche il fucile.
La caccia con l'arco, e con il falco, è autorizzata in Piemonte dove è stata introdotta nel 2018, ed è consentita in Lombardia e Veneto. Una delle prime a inserirla è stato il Lazio con una legge regionale del 1995. Ci sono poi Toscana, Marche, Abruzzo e Molise. Consentita anche in Lazio, Calabria, Puglia , Basilicata. Ora a queste Regioni si aggiunge anche la Liguria con l'emendamento della Lega e votata da 23 consiglieri su 28 presenti, compresa parte della minoranza.
La caccia con l'arco è invece proibita in Valle D'Aosta, Trentino Altro Adige, Emilia Romagna, Umbria, Campania, Sicilia e Sardegna. In Friuli Venezia Giulia nel 2019 Forza Italia e Lega avevano presentato un emendamento che prevedeva l’utilizzo dell'arco e di fonti luminose, notturne, termiche o puntatori laser come mezzi ausiliari che è poi stato ritirato.
Nel 2014 e 2015 anche in Umbria ed Emilia Romagna si era parlato dell'introduzione della caccia con l'arco per gli ungulati ma, in seguito a proteste e dimostrazioni di cittadini e associazioni animaliste, gli emendamenti alle leggi in materia di caccia non erano poi stati presentati.