Politica - 02 agosto 2023, 12:24

Ipotesi svincolo per la Carcare-Predosa, Orco Feglino frena: "Atto sbagliato nel merito, nel metodo e nella valutazione"

Il sindaco Barelli: "Nessun confronto con amministratori e cittadini. Da 50 anni subiamo un viadotto che taglia in due il paese e uno svincolo monco"

Ipotesi svincolo per la Carcare-Predosa, Orco Feglino frena: "Atto sbagliato nel merito, nel metodo e nella valutazione"

"Un atto assolutamente sbagliato nel merito, nel metodo e nella valutazione. Una modifica palesemente contraria all’utilità di tale eventuale opera, che dovrebbe agevolare il traffico commerciale da e verso la Francia, ridurre i tempi di percorrenza, ma soprattutto snellire e decongestionare il traffico ordinario e turistico sulla A10".

Non è affatto andato giù all'Amministrazione comunale di Orco Feglino il processo che ha portato, nell'ultima seduta del Consiglio Regionale, all'approvazione di un ordine del giorno della Lega per studiare un nuovo tracciato della bretella Carcare-Predosa che giunga in riviera a Orco Feglino e non ad Albenga o Borghetto Santo Spirito, come nelle altre ipotesi.

In una nota, il sindaco Roberto Barelli si definisce "allibito e incredulo nell'apprendere" la proposta del Carroccio, sottolineando sia come un tracciato più breve ne riduca l’utilità che invece ne gioverebbe "se venisse allungato verso ponente per beneficiare maggiormente dei risvolti positivi sul finalese, il pietrese e l’albenganese" nell'alleggerimento dei traffici pesanti che su questi territori sono solamente di passaggio diretti verso la Francia.

A scatenare l'ira del primo cittadino è stato però il metodo: "Né io, né la mia Amministrazione, né tantomeno i cittadini siamo stati informati, consultati o presi in minima considerazione - sbotta - Appare veramente incredibile che una forza politica quale la Lega, che predica il radicamento nei territori, l’attenzione e la difesa degli stessi, non si sia degnata di confrontarsi preventivamente con chi in questi luoghi vive, lavora, fatica e spera".

"Un confronto preventivo - ricorda il sindaco Barelli - che avrebbe evidenziato quanto la Comunità di Orco Feglino stia soffrendo da ben 50 anni a causa di questa ingombrante infrastruttura rappresentata dalla A10. Un’opera, che nello specifico caso del viadotto Aquila, taglia in due il paese, deturpando in maniera oscena un paesaggio diversamente magnifico; un’opera che porta inquinamento ambientale, acustico e visivo, contribuendo in maniera esponenziale al depauperamento della zona".

"Certo non si vuole mettere in discussione l’indubbia necessità infrastrutturale di tali opere, soprattutto in un contesto difficile come la nostra Liguria, ma appare quanto mai beffardo che chi ne sopporta il peso non possa neppure beneficiarne appieno" continua.

Il riferimento è anche alla condizione dello svincolo attuale della A10: "E’ risaputo questo sia monco, cioè consente l’ingresso e l’uscita esclusivamente da e verso Genova, mentre è completamente preclusa la direttrice da e verso la Francia, limitando di fatto la prospettiva di sviluppo territoriale, andando a gravare ulteriormente sulla già fragile rete ordinaria - spiega - A nulla sono valsi gli appelli di questa Amministrazione in questi ultimi anni, nei confronti di tutte le parti politiche, anche della Lega già presente nella Giunta Regionale, che di fatto non si è neppure degnata di inserire il completamento di tale svincolo nelle opere da richiedere in fase di rinnovo concessorio".

"Volendo pensare bene, si può supporre non conoscano il territorio e la nostra realtà, oppure ritengono la nostra comunità non meritevole di attenzione, una piccola quota di persone sacrificabili ad interessi ben più grandi. E qui sta l’errore di valutazione: se credono di trasformare il paese di Orco Feglino in una gradevole appendice di un nuovo svincolo autostradale invasivo, inutile e anacronistico, troveranno ben altro che l’attuale silente rassegnazione" conclude il sindaco.

Redazione

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