Per completare l’offerta audiovisiva e rendere il territorio ancora più attrattivo Regione Liguria ha istituito un gruppo di lavoro dedicato alla ricerca dell’area più adatta e al reperimento dei fondi necessari per la realizzazione degli Studios cinematografici in Liguria. L’iniziativa, guidata dall’assessorato allo Sviluppo economico, vede la partecipazione di Genova Liguria Film Commission, Filse e Agenzia In Liguria.
"Il brand Liguria si conferma protagonista nel settore dell'audiovisivo - dichiara il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti -. Tantissime produzioni, anno dopo anno, scelgono infatti la nostra regione come location per set cinematografici. L'audiovisivo ha il potere mediatico di far conoscere il territorio in tutto il mondo, veicolando un indotto duraturo nel tempo. Se il 2022 è stato un anno record, anche il 2023 si avvia a confermare la Liguria al top delle destinazioni più ricercate per le produzioni. Il nostro obiettivo è quindi quello di consolidare la nostra presenza con nuovi sostegni a chi decide di investire nella Liguria, fornendo allo stesso tempo mezzi e spazi per seguire l'iter produttivo dall'inizio alla fine. Cinema significa turismo, promozione culturale e benessere socioeconomico, pertanto la realizzazione degli Studios rappresenta la prossima sfida del settore".
“Da Ponente a Levante, dalla costa all’entroterra, la Liguria è sempre più set naturale ricercato dalle produzioni audiovisive. E questo lo dobbiamo principalmente alle possibilità che offre la nostra regione di trovare in uno spazio ristretto un’ampia varietà di panorami – spiega l’assessore regionale allo Sviluppo economico Andrea Benveduti – Dotare le case cinematografiche di infrastrutture fisiche all’avanguardia vorrebbe dire, non solo abbattere i loro costi di produzione, ma gettare le basi per la creazione di un vero e proprio ‘Distretto del Cinema Ligure’. Una piccola Cinecittà, in salsa nostrana, che permetterebbe alla nostra regione di consolidare la propria offerta industriale, generando interessanti benefici sia sotto il profilo economico e che in termini di indotto, ospitalità e sviluppo di professionalità specifiche e stabili sul nostro territorio. Grazie al lavoro puntuale di pianificazione delle risorse Fesr, svolto in sinergia con la Genova Liguria Film Commission, Regione Liguria con più di 6 milioni di euro investiti ha generato più di 11 milioni di euro di investimenti sul territorio, coinvolgendo 590 professionalità liguri in oltre 1100 giornate di riprese – aggiunge Benveduti – Un impegno che rafforzeremo con la nuova programmazione Fesr 2021-2027 per continuare a sostenere la filiera imprenditoriale che ruota attorno a questo genere di produzioni”.
“Il settore dell’audiovisivo si è dimostrato un importante volano per il territorio con ricadute occupazionali significative – spiega Cristina Bolla, presidente della Genova Liguria Film Commission - Gli Studios rappresentano un ulteriore passo avanti per fornire maggiori servizi alle produzione, dando loro l’opportunità di allungare le giornate di lavoro in Liguria e perché no, di portare una lunga serialità che diventi una vera e propria industria creativa”
La crescita dell’audiovisivo è confermata anche dai dati INPS, che segnalano che nel 2022 i lavoratori nel settore dello spettacolo sono aumentati di ben 1500 unità rispetto al 2021, superando gli 8 mila addetti complessivi. E sono cresciute anche le giornate retribuite dei lavoratori di questo comparto, passando da 635 mila a 936 mila. Nello stesso anno hanno trovato occupazione circa 80 comparse al giorno, più di 100 persone di troupe di cui il 40% di maestranze liguri, sei mesi di lavorazione per oltre 20 giorni di produzione in Liguria. Sono invece 333 le produzioni assistite, 535 le giornate di preparazione e 847 quelle di riprese per un totale di 1382 giornate di produzione (quasi 200 in più rispetto al 2021). Oltre 6 mila i collocamenti attivati (di cui circa 2 mila con professionisti liguri) per il reclutamento delle maestranze sui set (+1.503 rispetto ai 4695 del 2021), per un totale di ben 27.510 giornate di lavoro (+9.114 rispetto al 2021, in cui erano 18.396). Salgono a 20.430 le notti d’albergo (+7.895 rispetto alle 12.535 del 2021), mentre le ricadute economiche dirette sul territorio superano globalmente i 9 milioni di euro, per un valore complessivo delle produzioni stimato in circa 27 milioni di euro.