Grande Liguria: "Programmazione sanitaria approssimativa, serve una cambio di rotta"

"Nell’ultimo anno la revisione del DM70, il Regolamento recante definizione degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all'assistenza ospedaliera, è stata tra i temi che hanno maggiormente catalizzato, a tutti i livelli, l’attenzione del mondo sanitario". 

Cosi commenta Grande Liguria che aggiunge: "Pensiamo si debba aprire una vera e importante riflessione che non può che essere orientata a raggiungere l’obiettivo di una piena realizzazione del Servizio Sanitario Nazionale, sfruttando tutte le sue potenzialità inespresse e correggendo le carenze qualitative e inefficienze sempre più lampanti". 

"Pertanto riteniamo che debba essere modificato in modo radicale, soprattutto nei passaggi determinanti, che riguardano l'organizzazione sul territorio della sanità pubblica. La quantità di deroghe richieste al ministero, ben 13 solo in provincia di Savona, dimostra con chiarezza la totale approssimazione nella programmazione sanitaria della regione Liguria". 

"Dopo la pandemia (che ha evidenziato come negli anni gli innumerevoli tagli abbiano sguarnito la sanità pubblica) ci aspettavamo un cambio di rotta, purtroppo finita l'emergenza sono tornate le logiche di accorpamenti chiusure che impoveriscono in modo preoccupante il servizio sanitario".

"Per cui tutte le forze politiche invece di discutere del nulla, il governo delle tante riforme, devono impegnarsi per restituire una sanità pubblica degna di tale nome, mettendo davvero al centro del progetto i sacrosanti diritti e bisogni di salute dei cittadini", conclude Grande Liguria.