La storia del Grano della Fraternità e i messaggi di pace che sono stati fissati ai palloncini biodegradabili e che sono stati liberati per raggiungere più velocemente il cielo.
Ieri sera in prossimità della Festa dei Santi Pietro e Paolo, si è tornato a pregare sulle alture alle spalle dell'abitato di Legino, nell'omonima antica chiesa romanica che ha il curioso particolare di essere sprovvista del tetto originario, mentre il pavimento è costituito da un prato.
Proposto dalla Parrocchia di Legino, gli "Amici del Bricco" in collaborazione con il gruppo "Leze e in ta Ciabrea" e la S.M.S. Fratellanza Leginese e gli alunni dell'Istituto Comprensivo "S. Pertini" di Savona si è svolta la tradizionale preghiera comunitaria alla presenza dei rappresentanti delle comunità religiose buddista, ebraica, evangelica, induista, islamica, ortodossa rumena e ucraina, il vescovo Calogero Marino e il parroco di Legino don Giuseppe Noberasco.
La preghiera è iniziata dall'incrocio tra le vie Bricco e Santi Pietro e Paolo, ai piedi di un'edicola mariana raffigurante la Madonna di Misericordia e la processione, costituita da canti e preghiere delle varie comunità religiose presenti, si è diretta verso la chiesetta "senza tetto".
Una volta entrati nella chiesetta, che è stata preparata nei giorni precedenti da un gruppo di abitanti della zona e illuminata da gruppi elettrogeni allestiti da volontari, spazio ai racconti dei bambini e al volo dei palloncini.
Dopo aver raccolto i sentimenti di tutti i partecipanti, il vescovo diocesano ha imparito la benedizione.
Tutto questo viene promosso da più di dieci anni dal progetto educativo didattico interculturale "Francesco e Kamil" dell'Istituto Comprensivo IC Savona 2 "Sandro Pertini", in collaborazione con insegnanti, genitori, alunni di varie nazionalità e religioni delle seguenti scuole: dell'Infanzia di Calvisio (Finale L.), De Amicis (IC Savona 3) e "Fazio" di Legino; Primarie: "F. Mignone", "G. Callandrone" (IC Savona 4), IC delle Albisole, "N. S. della Neve" (Savona).
La raccolta fondi, grazie ai manufatti realizzati con tanto impegno dai bambini e offerti per l'occasione, sarà devoluta al Progetto dell'Associazione ATS Pro Terra Sancta "Betlemme: un aiuto per i più piccoli" e per l'acquisto di materiale scolastico destinato ai bambini ucraini attualmente nelle scuole savonesi. Sui banchetti esposti erano presenti anche i vasetti del Grano di Fraternità e oggetti donati dai negozianti del centro cittadino per favorire la raccolta. All'iniziativa del Grano hanno collaborato gli ospiti della struttura "La Riviera".
La chiesetta dei Santi Pietro e Paolo è stata preparata con dedizione da alcune famiglie della zona che, negli anni '70, sostenute da don Giuseppe Perucca e don Pietro Ferri, ridiedero vita alla devozione in questo luogo di culto.
È una delle più antiche chiese della zona ed è di stile romanico. I muri perimetrali sono integri e risalgono all'anno Mille. È situata lungo la strada che univa, parecchi secoli or sono, il litorale alla Val Bormida. Nel 1811, il Ministro di Polizia del Governo Francese (Savona era occupata) ordinò l'abbattimento di alcune cappelle diroccate, tra cui questa. Tuttavia, la chiesetta non fu abbattuta ed è ancora lì pronta ad accogliere i fedeli.
Oggi la vediamo senza tetto, con soltanto i muri perimetrali, ma è così da decenni. Purtroppo, sono scomparsi i resti degli affreschi interni.