Arrivare a prendere in carico con l'assistenza domiciliare integrata 7.900 persone entro i prossimi due anni e mezzo. Gli obiettivi sono quelli fissati dal Pnrr e riguardano il volume delle prestazioni rese in assistenza domiciliare per la la popolazione di età superiore ai 65 anni (in linea con le migliori prassi europee), rispetto all’attuale media tra le diverse regioni italiane di poco inferiore al 5%.
"Stiamo lavorando sulla presa in carico per raggiungere questi obiettivi - spiega Monica Cirone, direttore sociosanitario dell'Asl - Con gli infermieri abbiamo già previsto la reperibilità il sabato e la domenica e stiamo inoltre lavorando con i geriatri per fare fronte alle richieste, in costante aumento".
In una provincia che è la più anziana d'Italia, infatti, le richieste di presa in carico con l'assistenza domiciliare integrata sono sempre maggiori e spesso si tratta di anziani che hanno difficoltà a raggiungere l'ospedale o gli ambulatori Asl per avere prestazioni sanitarie di base.
Il servizio è rivolto a quegli over 65 che non sono in grado di accedere alle strutture ospedaliere o ambulatoriali a causa di limitazioni permanenti o temporanee alla deambulazione, per avere prestazioni infermieristiche o fisioterapiche. Per fare fronte alle continue richieste e alle pratiche di attivazione del servizio dallo scorso novembre sono attivi gli sportelli di prima informazione che si trovano nelle sedi sindacali Spi Cgil, Fnp Cisl e Uil Pensionati oltre agli uffici dei vari distretti sociosanitari.