Attualità - 09 giugno 2023, 18:15

"Albenga patria dell'archeologia subacquea italiana": il San Carlo gremito. Presentato anche il museo Navale Romano

Il sindaco Tomatis: "Forse non tutti sanno che l'archeologia subacquea è nata proprio ad Albenga grazie all'impresa del professor Lamboglia sulla nave Artiglio”

"Albenga patria dell'archeologia subacquea italiana": il San Carlo gremito. Presentato anche il museo Navale Romano

Il Museo Navale Romano di Albenga si rinnova e diventa ancora più attrattivo grazie al nuovo allestimento frutto del lavoro congiunto di tutti gli Enti coinvolti (IISL, Soprintendenza e Comune).

Era il 1925 quando il pescatore Antonio Bignone, conosciuto con il soprannome di “Prain”, pescatore di Albenga, recuperò dal mare tre anfore di epoca romana. Non sapeva che quel ritrovamento sarebbe passato alla storia e che, un quarto di secolo dopo, Nino Lamboglia, archeologo di fama mondiale, docente universitario e direttore dell’Istituto Internazionale di Studi Liguri e autore di numerosi volumi storici e monografie concentrò con forza e passione le sue ricerche sulla nave ritrovata al largo della costa ingauna, nei fondali dell’Isola Gallinara, ad una profondità di 42 metri, avrebbe dato i natali all’archeologia subacquea italiana. Con quel ritrovamento si aprì un mondo di scoperte.

Un auditorium San Carlo gremito e attento ha accolto il convegno "Albenga patria dell'archeologia subacquea italiana", organizzato dalla Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio per le province di Imperia e Savona, alla presenza di autorità civili e militari.

Presenti anche il direttore generale dei Musei dello Stato Massimo Osanna e il direttore generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio con funzioni di direzione della Soprintendenza Speciale per il Piano nazionale di ripresa e resilienza Luigi La Rocca, a testimonianza, una volta in più. dell’importanza di Albenga per quanto concerne l’archeologia subacquea italiana. Uno sguardo moderno sul nostro passato nella città dove è nata l'archeologia subacquea nel 1950 grazie al lavoro di Nino Lamboglia.

Durante la giornata si è parlato della nascita dell'archeologia subacquea, del nuovo progetto del Museo Navale Romano e dell'isola Gallinara di recente entrata, per quel che riguarda Villa Diana, nel patrimonio dello Stato e sulla quale si stanno portando avanti progetti di valorizzazione sia dal punto di vista naturalistico che storico e, per l'appunto, archeologico.

"Forse non tutti sanno che l'archeologia subacquea è nata proprio ad Albenga grazie all'impresa del professor Lamboglia sulla nave Artiglio, ma di certo tutti i cittadini di Albenga conoscono il museo Navale Romano, fosse anche solo per esservi andati in visita durante gli anni scolastici – afferma il sindaco di Albenga Riccardo Tomatis -. Siamo molto orgogliosi oggi di poter presentare in anteprima il nostro museo che in parte mantiene le caratteristiche distintive di sempre, come ad esempio l'allestimento delle anfore così come erano posizionate nella nave romana, e in parte si rinnova e modernizza per riuscire a raccontare ancora meglio la nostra storia".

Nel corso del convegno è anche stato presentato il volume “La Nave Romana di Albenga” e i lavori di restauro e allestimento del nuovo museo Navale.

Questi gli argomenti trattati nel corso del convegno:

L’impegno del MIC per la valorizzazione di Albenga e del mare ingauno, lavori e restauri, studi e progetti, musei e aree archeologiche: con Manuela Salvitti Ssgretario regionale per la Liguria e Roberto Leone soprintendente ABAP IM-SV Studi, ricerche e progetti per il nuovo Museo Navale Romano di Albenga, con Vincenzo Tinè e Simon Luca Trigona già soprintendente ABAP Liguria, responsabile STAS Liguria e Giovanni Mennella e Daniela Gandolfi presidente IISL e dirigente IISL CSAS

I musei Liguri e il mare, con Alessandra Guerrini Direttore Regionale Musei Liguria

L’archeologia subacquea ligure e il contesto nazionale, con Cristina Bartolino soprintendente ABAP GE-SP e Barbara Davidde Soprintendente Nazionale Patrimonio Culturale Subacqueo

Conclusioni – le prospettive future per l’archeologia subacquea e la sua valorizzazione museale in Liguria e in Italia, a cura di Luigi La Rocca direttore generale ABAP e Massimo Osanna direttore generale Musei

Al termine dell’incontro, la visita in anteprima al nuovo allestimento del museo Navale di Albenga, che punta alla valorizzazione di questa importante realtà museale creata negli anni ‘50 del secolo scorso dall’Istituto Internazionale Studi Liguri fondato e diretto da Nino Lamboglia. 

Il percorso parte dall’atrio e ha quale obiettivo principale quello di valorizzare gli oggetti che il museo contiene attraverso diverse sale. La prima contiene reperti provenienti da altri relitti, la seconda sala parla dell’isola Gallinara, il vero e proprio avamposto di Albenga, ma il cuore del museo è la sala del relitto della nave romana con una importante parte multimediale che coinvolgerà i visitatori trasportandoli in un mondo che è stato oggetto di approfonditi studi.

Maria Gramaglia

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