Interlocuzioni immediate per avere riscontri sul cronoprogramma del cantiere con la creazione di un tavolo di confronto.
Questa la richiesta dei sindaci di Savona Marco Russo, Albissola Marina Gianluca Nasuti e Albisola Superiore Maurizio Garbarini insieme al presidente dell'Unione Industriali di Savona Angelo Berlangieri, che questa mattina hanno svolto un ennesimo sopralluogo sul cantiere dell'Aurelia Bis all'ingresso della galleria Miramare di Savona.
Il titolo dell’incontro “Aurelia Bis, ripresi i lavori. Ma quali tempistiche? Sopralluogo di imprenditori e sindaci” ha voluto puntare il dito dopo che la scorsa settimana è ripartito in località Grana ad Albisola il cantiere, interrotto nel 2018 al netto dell’80% del tracciato completato.
Come comunicato da Anas, l’obiettivo è concludere il primo lotto entro mille giorni, ovvero tre anni. In questo arco di tempo l’impresa appaltatrice RTI ICI Italiana Costruzioni Infrastrutture Spa si occuperà del completamento del primo collegamento.
"Dopo cinque anni di incertezze vediamo la luce in fondo al tunnel, non solo in senso figurato. La variabile del tempo è ancora una volta determinante: non possiamo più fermarci e, anzi, bisognerebbe accelerare per completare il primo lotto in anticipo. Nel 2026 avremo un'opera incompleta perché va ancora risolta la questione del ribaltamento del casello autostradale di Albisola, oltre che dello svincolo di Miramare e del tunnel subportuale a supporto della crescita dei porti Savona-Vado. Contemporaneamente, già da adesso, va seguito il progetto di finanziamento del secondo lotto per trovare continuità nell’iter burocratico. Per questo continueremo, così come fatto finora, a presidiare il cantiere spingendo sull'avanzamento dei lavori" ha detto Berlangieri.
"Siamo qua per ribadire al di là della centralità del tema infrastrutturale e di completare l'Aurelia Bis, che dobbiamo presidiare con attenzione la ripresa dei lavori del primo lotto che tengono in sospeso un pezzo di infrastruttura necessario e ci consente di chiudere le ferite che il cantiere lascia sulla città e sul quartiere di Valloria, La Rusca e i territori di Albissola Marina e Albisola Superiore - ha affermato il sindaco Russo - Anas e l'impresa è indispensabile che tengano aperto un canale con i comuni durante i lavori, abbiamo bisogno di un'interlocuzione immediata e pronta. Non possiamo permetterci dopo anni che si riprendano i lavori senza un dialogo con i comuni. Necessario che la prossima volta sia qui anche Anas per dare un'evidenza simbolica e rimarcare".
"Abbiamo attraversato tutti i passaggi di questo cantiere da 13 anni ed è giusto pretendere che Anas abbia rispetto su questa opera e segni un passo diverso - ha aggiunto Nasuti - non ho più visto e sentito nessuno in questi anni, ci sono nodi irrisolti che vanno affrontati adesso e che andavano affrontati all'inizio. Ci sono questioni dirimenti per il completamento che richiedono una risposta. Ho chiesto al commissario un incontro, un tavolo di lavoro immediato e spero che qualcuno si faccia vivo. Rifiuto l'idea che mi devo difendere da una grande opera".
"L’Aurelia Bis rappresenta una ferita aperta sul nostro territorio ed è il paradigma della gestione delle grandi opere nel nostro Paese. Sono 13 anni che siamo costretti a ‘difenderci’ da questa infrastruttura che avrebbe dovuto cambiarci in meglio la vita ma ad oggi ha creato solo enormi disagi - ha poi proseguito il sindaco albissolese - Spero che il vento sia cambiato perché ci sono ancora troppi nodi irrisolti nella realizzazione di questo primo lotto della infrastruttura, come le mitigazioni ambientali in zona Basci e il collegamento tra Albissola Marina e l'imbocco dell'Aurelia Bis. Sento parlare quotidianamente di secondi e terzi lotti, progetti mirabolanti, tunnel che attraversano intere città o tratti di mare, ci manca solo la stazione orbitante, ma in tanto il primo lotto, che così come è attualmente rasenta l'inutilità con i suoi 10 chilometri scarsi, è ben lontano dall'essere finito. Come sindaco chiedo i fatti, non le parole".
"A distanza di 13 anni siamo ancora qua a discuterne e parlarne. Ci vuole molta più attenzione, perché i comuni sono stati vessati territorialmente da questa arteria non solo a livello di traffico ma anche ambientale - ha concluso Maurizio Garbarini, sindaco di Albisola Superiore - Come sempre questa unione dei tre comuni che affrontano questa scommessa sono supportati dal mondo dell'industria. I territori in egual misura subiscono una situazione paradossale e abbiamo toccato il fondo. I mille giorni per la conclusione del cantiere speriamo che siano gli ultimi per dire una parola fine".
Una memoria storica che ha visto il cantiere partire in quanto in allora sindaco di Albisola Superiore è l'attuale assessore ai Lavori Pubblici di Savona, Lionello Parodi. "Avevamo dovuto sacrificare la qualità della vità dei territori a favore della mobilità. C'è talmente bisogno di rendere fluido il traffico che qualche resistenza l'abbiamo dovuto contrastare - conclude Parodi - Io speravo di trovarmi davanti alla fase due che era stata finanziata per 100 milioni di euro. Purtroppo ci troviamo ancora in una situazione da portare avanti con forza".