Attualità - 23 aprile 2023, 10:00

Loano ricorda Aldo Marostica: a Palazzo Doria la mostra "Il valore del ricordo" (FOTO)

L’orrore dei lager nazisti attraverso la vita e le testimonianze dirette del cittadino loanese sopravvissuto all'inferno di Mauthausen

Loano ricorda Aldo Marostica: a Palazzo Doria la mostra "Il valore del ricordo" (FOTO)

Sarà visitabile fino al prossimo 6 maggio la mostra "Il valore del ricordo, la vita di Aldo Marostica" inaugurata venerdì scorso nella Sala del Mosaico di Palazzo Doria a Loano. L'esposizione ripercorre l’orrore dei lager nazisti attraverso la vita e le testimonianze dirette di Aldo Marostica, cittadino loanese ex deportato politico nei campi di sterminio nazisti.

L'iniziativa è promossa dalla sezione Anpi “Renato Boragine” di Loano e dall’Associazione Nazionale Ex Deportati nei Campi Nazisti di Savona-Imperia con il patrocinio dell’assessorato a turismo, cultura e sport del Comune di Loano con il contributo di Coop Liguria.

Aldo Marostica, nacque il 3 novembre 1925 in provincia di Verona a Castagnaro, operaio della Falck presso la Città di Sesto San Giovanni. Nonostante la giovane età, in lui fiorì una profonda cultura antifascista che lo portò a iscriversi al partito socialista. Dopo l'8 settembre 1943 aderì da subito alla Lotta di Liberazione ed entrò nella 184° Brigata Garibaldi SAP " Luciano Migliorini", distribuendo volantini clandestini contro la guerra e contro l'occupazione nazifascista nelle acciaierie della Falck.

In seguito, partecipò allo sciopero del marzo 1944 e con il suo sidecar trasportò armi e materiale clandestino ai partigiani in Val d'Ossola. Il 27 marzo 1944 venne arrestato dai nazifascisti e, dopo aver subito atroci torture, venne deportato nel campo di sterminio di Mauthausen – Gusen, dove giunse l’8 aprile 1944, il giorno di Pasqua. Aldo Marostica venne immatricolato con il numero 61685 e riuscì a sfuggire alla morte più volte grazie al fatto che, essendo un meccanico, fu considerato dai nazisti "manodopera schiava" da utilizzare per il Terzo Reich. Aldo Marostica sopravvisse all'inferno del Lager di Mauthausen e venne liberato dagli Alleati il 5 maggio 1945.

Nel 1998 la Città di Sesto San Giovanni gli conferì la Medaglia d'Oro al Valor Civile, mentre il 27 gennaio 2017 gli venne conferita la Medaglia d'Onore da parte del Presidente della Repubblica. Nel 2019 il Consiglio Comunale di Loano gli ha conferito la Cittadinanza Onoraria unitamente alla Senatrice a Vita Liliana Segre.

"A Palazzo Doria abbiamo partecipato a un importante passaggio di testimone della memoria storica del nostro cittadino onorario Aldo Marostica - ha commentato Luca Lettieri, sindaco di Loano - Insieme ai famigliari e alle autorità civili e militari abbiamo inaugurato la mostra dedicata alla sua vita, realizzata dalle scuole medie loanesi grazie all’impegno dell’Aned Savona e della sezione loanese dell’ANPI. Aldo, vittima e testimone dell’odio razziale ed ideologico che ha portato nel XX Secolo alla creazione delle terrificanti realtà dei lager, ha contribuito con i suoi racconti a formare la coscienza civile di migliaia di studenti e amministratori pubblici accompagnandoli nelle visite ai campi di concentramento. Il Comune di Loano rinnova la sua gratitudine ad Aldo e ai suoi familiari e invita i cittadini a visitare la mostra".

"Mi complimento con il sindaco Luca Lettieri per l'iniziativa - ha dichiarato il consigliere regionale Angelo Vaccarezza - Aldo Marostica, con il quale ho avuto il privilegio di fare il viaggio studio nei lager nazisti accompagnando gli studenti delle scuole superiori, era un uomo forte e coraggioso che ha contribuito con la sua esperienza ed i suoi insegnamenti a fare in modo che una pagina di storia così cupa non finisse nell'oblio, lasciando un ricordo indelebile nella memoria di ciascuno di noi".

"Un uomo importantissimo - ha dichiarato Luana Isella, capogruppo di Nuova Grande Loano, gruppo consiliare di minoranza - grazie alla sua testimonianza ha permesso di far conoscere quelle che sono state le atrocità per chi veniva deportato nei campi di concentramento. La mostra è molto toccante, una parentesi molto bella è quella dei disegni realizzati dai ragazzi delle scuole medie di Loano che hanno voluto reinterpretare i racconti di Aldo: ci sono dei veri e propri capolavori che fanno ben sperare a proposito delle nuove generazioni".

Roberto Vassallo

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