Un ciclo di tre incontri rivolti ai ragazzi delle suole medie “Lele Luzzati” per spiegare l’educazione stradale.
Questo il progetto proposto dall’amministrazione comunale e attuato dalla polizia locale guidata dal comandante Silvia Schinca: "Si tratta di un percorso educativo che insegni ai più giovani a vivere la strada in modo più responsabile e a sollecitare la consapevolezza e l’interiorizzazione di valori che portano all’assunzione di forme di convivenza responsabili e costruttive. Le statistiche rilevano che le cause principali di incidenti stradali siano imputabili all’inosservanza delle norme di sicurezza, al mancato rispetto della segnaletica stradale, all’errore e all’imprudenza dell’uomo. E’ necessario pertanto intervenire in maniera precoce e profonda con un’educazione che diriga i comportamenti dei ragazzi nei confronti della strada".
Il progetto è stato articolato in tre diversi incontri: il primo, tenuto dal Comandante Schinca riguardante le norme di comportamento sulla strada e la guida in stato di ebbrezza; il secondo, tenuto da un laureando in medicina Edoardo Minetti, relativo alle conseguenze dell’alcol nei giovani; il terzo, tenuto dal monitore Anpas Mauro Giribaldi, atto a fornire consapevolezza sull’importanza dei defibrillatori e sulla loro salvaguardia nei luoghi pubblici in quando rappresentano un fondamentale strumento salvavita.
Gli obiettivi principali del progetto sono quelli di educare i ragazzi a comportamenti corretti e civili sulla strada, partendo dalla conoscenza dei principali segnali stradali; alla solidarietà nei confronti dei più deboli; a osservare e rispettare l’ambiente; ad essere consapevoli delle proprie condizioni psicofisiche e al rispetto dei diritti degli altri correlato all’osservanza dei propri doveri.
"Questo è il primo corso di educazione stradale che vene proposto nelle medie di Millesimo – osserva il Comandante Silvia Schinca – e durante la lezione ho riscontrato una grande attenzione e un forte interesse da parte degli alunni riguardo gli argomenti trattati. Informare e formare i più giovani è fondamentale per crescere una comunità più civile e rispettosa di se stessa e degli altri. Sicuramente un’esperienza da ripetere, non a caso stiamo valutando, per il prossimo anno, di proporla anche ai bambini della Primaria e di ampliare il “raggio d’azione” affrontando tematiche legate al bullismo e al cyberbullismo".