Un ripascimento strutturale su entrambe le celle litorali, di entità pari a circa il 50% del ripascimento previsto nel Progetto 2021 per la Spiaggia dei Piani, ed a circa il 45% per la Spiaggia del Centro, ed il prolungamento del Molo Crocetta.
Questo dovrebbe essere stato previsto dal comune di Celle rispetto al progetto di salvaguardia del paese con le isole sommerse.
Il Progetto era stato finanziato nell'ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), per un importo pari ad 4 miliono e 700mila euro. Ma l'importo non sarebbe sufficiente per la realizzazione dell'intero progetto, quindi l'amministrazione cellese ha deciso di intervenire per il ripascimento.
La scelta progettuale pone come priorità il ripascimento strutturale per la difesa della costa rispetto alla realizzazione delle "isole" in massi naturali in quanto la loro funzione di attrazione della linea di riva è subordinato ad un preventivo ripascimento. Questo intervento garantisce un importante potenziamento delle spiagge esistenti con conseguente aumento della resilienza della spiaggia a difesa dell'abitato e delle attività produttive connesse e contemporaneamente della superficie utile alla balneazione.
Critico il consigliere di minoranza Jacopo Abate che presenterà anche un'interpellanza nel prossimo consiglio comunale per chiedere delucidazioni sul progetto dopo la lettera dei presidenti dell'associazione dei Bagni Marini e del Gruppo Bagni Marini cellesi Paolo Guastavino e Franco Beiso i quali avevano fatto emergere le loro critiche sulla decisione dell'amministrazione.
"Questo succederà nei prossimi mesi sulle nostre spiagge, come da 'variante' approvata ieri giunta. Questa amministrazione nonostante sia asserito da studi e perizie che vi sia in atto una costante erosione delle nostre spiagge e sia sotto gli occhi di tutti l'aggressività e la pericolosità delle mareggiate (vedi evento 2018), in autonomia senza intraprendere un percorso partecipativo; senza coinvolgere le categorie commerciali e i cittadini; promettendo tavoli di confronto che in realtà si sono rivelati un portare a conoscenza di fatti compiuti, spenderà i 4 milioni e 700 mila euro non per realizzare opere di difesa dell'abitato e delle spiagge ma per buttare sabbia, o meglio 'ghiaia', sulle spiagge - spiega Abate - È previsto anche un allungamento del molo Crocetta, che da studi dell'Università di Genova dei primi anni duemila evidenziarono sì una protezione della spiaggia di ponente ma un peggioramento di quella in zona Piani".
"Credo che quanto accaduto e nello specifico le modalità e gli atteggiamenti assunti da questa amministrazione, nei confronti dei cittadini; dei bagni marini e degli operatori commerciali siano dimostrazione di prevaricazione e di arroganza strumentalizzando e riducendo il confronto e la partecipazione ai minimi termini - continua - E' chiaro chi si tratta di una scelta politica per scongiurare la rottura nella maggioranza, è evidente che non si ha a cuore il bene del paese e il suo suo futuro sia stato messo in secondo piano per perseguire i propri interessi personali".
L'amministrazione Mordeglia nell'ottobre 2018 insieme a 12 imprenditori turistici che operano sulle spiagge cellesi avevano deciso di finanziare 31.720 euro (15.800 euro la parte messa degli stabilimenti balneari, circa 1300 euro a testa) per affidare l'incarico allo studio di ingegneria Sirito con la collaborazione del geologo dottor Vezzolla per sviluppare uno studio di fattibilità per il potenziamento e miglioramento delle spiagge cellesi con l'approvazione della Regione Liguria che ha competenza sul demanio.
Era stata affidata per 93mila 891 euro euro allo studio la progettazione definitiva ed esecutiva per gli interventi di difesa dell'abitato e delle spiagge a Celle Ligure e lo lo stesso era stato approvato con una progettazione definitiva esecutiva da circa 170mila euro e i lavori per un importo complessivo di 12 milioni con la Regione Liguria che aveva poi vagliato l'intervento.
Il Comune aveva richiesto un contributo al Ministero degli Interni che aveva individuato l'amministrazione cellese come beneficiaria di un finanziamento da 355mila 900 euro e sono stati finanziati inoltre tramite fondi Pnrr 4 milioni e 700mila euro su proposta della Regione inviata al Dipartimento nazionale di Protezione civile.