“Sulla crisi Piaggio e sulle altre delicate vertenze industriali aperte in Liguria e nel territorio savonese, le risposte della Giunta regionale, nello specifico dell’assessore allo sviluppo economico Benveduti, alle mie interrogazioni continuano a essere evasive ed insufficienti. E’ stato così anche oggi”. A dichiararlo il consigliere regionale Pd Roberto Arboscello.
“Da anni ormai, Regione Liguria è passiva rispetto alle preoccupazioni dei lavoratori che vivono sulla loro pelle la precarietà di una politica industriale regionale inesistente e un’interlocuzione fallimentare con il Governo”.
“Se negli anni precedenti si poteva imputare la responsabilità anche a divergenze politiche tra il livello regionale e il livello nazionale (Conte II e Draghi sono stati sostenuti rispettivamente da Governi di centrosinistra e di larghe intese), oggi gli alibi sono finiti. Il Re è nudo – prosegue Arboscello -. Il centrodestra che governa la Liguria è speculare all’alleanza politica che guida il Paese. Nonostante questo, l’efficacia dell’interlocuzione dell’Assessore Benveduti, con i suoi colleghi del centrodestra che governano a Roma, è praticamente nulla”.
“Come se non bastasse, oltre a non esserci iniziativa autonoma, viene meno anche il supporto all’impegno di altri, come quello portato avanti a Savona dal ‘Tavolo provinciale per lo sviluppo Economico’ che ha riunito parlamentari, consiglieri regionali, Unione industriali, Associazioni di categoria, Legacoop e le segreterie confederali dei sindacati Cgil, Cisl e Uil, per discutere del rilancio del tessuto economico e industriale savonese, chiudendo l’incontro con la richiesta di un incontro al Ministro per le imprese e il Made in Italy”.
“Era il 10 febbraio. Un mese dopo ancora nessuna risposta da parte del Ministro Urso e nessun intervento per favorire il confronto da parte dell’assessore Benveduti. Mi auguro che la situazione si sblocchi e arrivino le risposte al più presto: è una priorità per le imprese e lo meritano i lavoratori”.