"In tutta Italia ma particolarmente nella nostra amata Liguria i centri storici sono molto importanti perché sono il fulcro del paese". Lo ribadisce Donata Gavazza, presidente di Federmoda Savona.
"Una volta la vita di tutto il paese si svolgeva nel centro storico, dove si trovavano tutti i negozi e ferveva la vita quotidiana - prosegue - adesso sono diventati in alcuni paesi delle vie deserte dove ci sono attività aperte solo nei mesi estivi oppure attività per la maggior parte etniche. Bisogna rilanciare i centri storici, indispensabile patrimonio di identità e cultura oltre ad essere un impegno corale per la salvaguardia ed il rilancio del tessuto urbano e commerciale".
L'argomento è molto sentito anche a livello nazionale, tanto che oltre al presidente di Federazione Moda Italia Giulio Felloni, condivide le preoccupazioni anche il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, sul rischio di desertificazione commerciale dei centri storici italiani, dove i negozi della moda contribuiscono a garantire vitalità, servizi e sicurezza e l’opportunità di accelerare il processo di riqualificazione urbana.
È di 11.150 negozi la perdita registrata in Italia nel solo settore moda, abbigliamento, calzature, accessori, pelletterie, tessile casa e articoli sportivi con 11.181 addetti che hanno perso il loro posto lavoro negli ultimi tre anni.
"La moda è un indispensabile attrattore per il nostro Paese ed è capace di creare nuovi posti di lavoro - afferma Giulio Felloni - Proprio in questi giorni di fashion week milanese ne abbiamo visto il potenziale".
"Ma lo shopping tourism da solo non può bastare - precisa Gavazza - Occorre anche intervenire con azioni mirate ed un impegno corale da parte di tutti gli attori come Regioni, Comuni e Camere di Commercio, in collaborazione con le Associazioni di categoria, per salvaguardare un indispensabile patrimonio di identità e cultura, anche utilizzando al meglio le risorse del PNRR. I nostri negozi rappresentano, per i consumatori, non soltanto uno spazio per l’acquisto, ma anche un luogo di grande valenza sociale dove l’economia s’incrocia con una voglia di normalità e di relazione. Invito i consumatori – conclude Gavazza – a far vivere i propri centri acquistando nei negozi di prossimità dove cortesia, servizio e qualità sono ‘sotto casa’".