Attualità - 28 febbraio 2023, 19:03

Alassio punta sulla piena accessibilità degli spazi pubblici: la Giunta dà l'ok al nuovo PEBA

Il Piano per l'Eliminazione delle Barriere Architettoniche studiato nel dettaglio "per favorire la costruzione di un ambiente a misura di tutti", spiega l'assessore Giannotta

Alassio punta sulla piena accessibilità degli spazi pubblici: la Giunta dà l'ok al nuovo PEBA

Si è completata negli scorsi giorni, con il passaggio in Giunta comunale, la prima fase per l'approvazione del nuovo Piano per l'Eliminazione delle Barriere Architettoniche (PEBA) nel Comune di Alassio, realizzato da un team di architetti composto da Giacomo Airaldi, Deborah Ballarò e Giulia Ciamberlano su incarico dell'Assessorato alassino all'Urbanistica e alle Politiche Sociali.

Si tratta di un un sistema integrato di azioni volte a favorire la piena accessibilità degli spazi pubblici, come spiega l'assessore Franca Giannotta: "Rappresenta il presupposto per la calendarizzazione temporale degli interventi dell'amministrazione finalizzati all'eliminazione delle barriere architettoniche ancora esistenti in tutti gli edifici e spazi pubblici - afferma - Alassio ha già fatto molto in questo senso ma abbiamo voluto andare oltre il semplice rifacimento dei marciapiedi e dei montascale. Abbiamo voluto dotarci di un strumento dal quale poter avviare una programmazione puntuale del da farsi".

"Quella che ci è stata fornita e che, oggi, dopo la deliberazione da parte della Giunta è stata pubblicata all'albo pretorio per le eventuali osservazioni - prosegue Giannotta - è stata una mappatura dell’esistente, per censire le principali barriere architettoniche ancora esistenti in tutti gli edifici e gli spazi pubblici; ma anche un elenco degli interventi ritenuti indispensabili a conseguire l’obiettivo della piena accessibilità degli spazi pubblici, definendo criteri e livelli di priorità delle opere individuate come necessarie e predisponendo una stima economica delle stesse, ai fini del successivo inserimento nella programmazione dei lavori pubblici dell’Ente".

Uno strumento che però, sottolinea l'assessore, non vuole essere "una mera sommatoria di luoghi e di interventi". Diviso in otto "macrozone" che hanno permesso un'analisi in grado di rivelare punti di forza, opportunità e criticità anche per le diverse tipologie di disabilità (dai parcheggi dedicati a una cartellonistica inclusiva), tende a essere "un sistema integrato di azioni spaziali su itinerari, percorsi, spazi aperti ed edifici pubblici", indicando luoghi appositamente scelti "per la loro capacità di intercettare le esigenze del più ampio numero di persone in condizioni di maggiore e diversificata difficoltà a fruire autonomamente degli spazi aperti e degli edifici pubblici".

"Non si tratta solo di una questione di quantità di flussi e di intensità di utilizzo delle singole attrezzature e servizi ma soprattutto della necessità di prendere in considerazione i bisogni e i comportamenti delle persone fragili (anziani, bambini, persone con disabilità permanenti o temporanee, ecc.), per favorire la costruzione di un ambiente a misura di tutti" sottolinea l'assessore Giannotta.

Ognuna delle otto macrozone in cui è stato suddiviso il territorio comunale contiene le schede che censiscono gli edifici comunali, i parchi pubblici, gli spazi collettivi e le intersezioni, le spiagge libere e le fermate degli autobus presenti. In ogni scheda di analisi è possibile consultare sia la descrizione delle barriere architettoniche presenti, sia collegarsi alla scheda degli interventi necessari ad eliminare tali barriere. I computi così concepiti, in modo puntuale e riferiti a ogni singola situazione, consentiranno all'amministrazione di effettuare agevolmente le proprie valutazioni in termini di programmazione, priorità e risorse.

Il piano è destinato a diverse categorie di utenza: una "diretta" fatta di funzionari comunali, progettisti, amministratori che in maniera operativa si trovano ad intervenire sul territorio; una "indiretta" composta da tutti cittadini e gli utenti “deboli”, quali ad esempio disabili, anziani, bambini ma anche donne in gravidanza, cardiopatici eccetera. Per questo è stato studiato usando un linguaggio diretto e schemi semplici, da sviluppare poi successivamente con progetti e attività di dettaglio e deve essere uno strumento aperto, adatto ad essere modificato ed implementato nel corso del tempo anche grazie al supporto o apporto delle associazioni di categoria, che deve essere abbinato alle iniziative di sensibilizzazione della cittadinanza sui temi dell’inclusività.

"Sono state individuate delle priorità che dovranno tenere conto della necessità di una programmazione, delle risorse disponibili e del complesso quadro generale delle azioni e delle necessità amministrative - prosegue Giannotta - ma che nel contempo sottolineano alcuni aspetti su cui intervenire per concorrere in modo sostanziale ad un miglioramento dell’accessibilità cittadina".

La relazione dei professionisti incaricati riporta anche le situazioni maggiormente inaccessibili allo stato dell'arte a seconda delle difficoltà di cui è vittima l'utenza. L'inaccessibilità motoria è principalmente dovuta all'assenza di scivoli di raccordo marciapiede/piano stradale e ai restringimenti di percorso. L'inaccessibilità sensoriale è maggiormente legata alla mancanza di percorsi podotattili, alla mancanza di cartelli informativi sensoriali e al cattivo stato di alcune porzioni di pavimentazione. Viene inoltre menzionato un dislivello significativo nella passeggiata a ponente, dov'è già previsto un accesso con scivolo per le persone con disabilità, ora in fase progettuale. I parchi pubblici e le spiagge libere attrezzate potrebbero rappresentare un momento significativo di inclusività, mentre gli edifici pubblici richiedono accorgimenti progettuali come parcheggi limitrofi per disabili, arredi inclusivi e servizi igienici per persone con disabilità per migliorare la fruizione degli spazi.

"Vi sono situazioni dove saranno sufficienti piccoli accorgimenti - conclude Giannotta - e altri dove invece dovrà essere studiato un intervento più incisivo. Molto è stato fatto e, se ne avremo modo sarà un nostro impegno proseguire nel solco di quanto già avviato. Se così non fosse avremo consegnato a chi ci succederà uno strumento imprescindibile per fare della nostra città una città in grado di supportare nella quotidianità un'utenza più "debole", ma anche di aprire ad un nuovo turismo di inclusione".

Il Peba, scaricabile e consultabile sulla home page del Comune di Alassio, al termine del periodo di legge per le Osservazioni, sarà presentato anche al Consiglio Comunale e quindi adottato ufficialmente.​

 

Redazione

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