Sabato 11 febbraio ricorre la Giornata mondiale del Malato, istituita nel 1992 da Papa Giovanni Paolo II: è un’occasione importante per sensibilizzare la comunità, le istituzioni sanitarie e la società civile all’attenzione verso i malati e verso quanti se ne prendono cura.
“Come Ordine dei tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione di Genova, Imperia e Savona vogliamo evidenziare una delle frasi della Parabola del Buon Samaritano “Abbi cura di lui” ed esporla dal nostro ufficio di via XX settembre come piccolo segno dell’impegno quotidiano dei nostri professionisti verso le persone assistite - asserisce Antonio Cerchiaro, presidente dell’Ordine. L’ Ordine rappresenta ben 18 professioni sanitarie, circa 4 mila iscritti operanti sulle province di Genova, Imperia e Savona, fornendo un contributo straordinario per la tutela della salute dei cittadini della nostra regione”.
“Proprio il 16 gennaio scorso siamo stati ricevuti da Papa Francesco in Vaticano – continua Cerchiaro – il quale ci ha ricordato che “la salute non è un lusso, è per tutti”, la nostra Istituzione ha il dovere di impegnarsi in prima linea proprio per custodire e curare ogni esistenza, anche la più fragile, e garantire l’accesso alle cure ad ogni essere umano”. Durante l’udienza il Pontefice ha anche ribadito l’importanza e una particolare attenzione alla “cura del curante” cioè di tutti i professionisti sanitari implicati attraverso il riconoscimento del loro servizio, la tutela di condizioni adeguate di lavoro e il coinvolgimento di un numero appropriato di curanti affinché il diritto alla salute venga riconosciuto a tutti.
Il presidente Cerchiaro, inoltre, cita la Costituzione etica, documento rappresentativo dei 150mila Professionisti sanitari della FNO TSRM e PSTRP in Italia, affermando: “È la Carta valoriale, la pietra d’angolo, fortemente voluta ed elaborata come bussola per il nostro agire quotidiano. Al primo posto, come è inciso nel primo articolo della Carta “ dev’esserci sempre la Persona, una totalità unificata, in cui si armonizzano le dimensioni biologiche e spirituali, culturali e relazionali, progettuali e ambientali dell’essere umano nel percorso della vita”. Quindi soltanto l’armonizzazione di valori etici, sapere scientifico e competenze specifiche possono guidare i professionisti sanitari nella presa in carico del malato come persona portatrice della propria dignità. Riprendendo le parole de Santo Padre, “i malati sono persone che chiedono di essere curate e di sentirsi curate, e per questo è importante relazionarsi a loro con umanità ed empatia. Certamente con un alto livello professionale, ma con umanità ed empatia”.