Politica - 27 gennaio 2023, 19:54

Primarie Pd, bagno di folla per Elly Schlein alla Sala Chiamata, "Nel partito c'è voglia di riscatto" (Foto e video)

Circa 300 le persone registrate all'ingresso, ma non tutti i presenti sono stati conteggiati dai volontari dei Giovani Democratici che hanno accolto i numerosi militanti. La sinistra a Genova esiste e resiste

Primarie Pd, bagno di folla per Elly Schlein alla Sala Chiamata, "Nel partito c'è voglia di riscatto" (Foto e video)

Un pubblico così numeroso probabilmente non se l'aspettava neanche lei. Elly Schlein, candidata progressista alla segreteria del Partito Democratico ha varcato la soglia della sala chiamata del porto poco dopo le 18.30, facendosi largo tra la folla, senza però schivare gli abbracci dei militanti del Partito Democratico che oggi pomeriggio hanno sfidato il freddo per non perdersi il comizio genovese della parlamentare, ex vicepresidente dell'Emilia Romagna la stessa regione governata dal grande rivale alla corsa verso la segreteria, Stefano Bonaccini.

Accanto a lei Adelmo Cervi, terzogenito dei sette fratelli Cervi fucilati dai fascisti al poligono di tiro di Reggio Emilia il 28 dicembre del 1943, che ha viaggiato nelle tappe liguri con la parlamentare.



Circa 300 le persone registrate all'ingresso, ma non tutti i presenti sono stati conteggiati dai volontari dei Giovani Democratici che hanno accolto i numerosi militanti. Tra i presenti molti dirigenti ed esponenti del Partito Democratico e della sinistra, tra cui i parlamentari Luca Pastorino e Valentina Ghio, presidente del PD ligure, il vicepresidente del consiglio regionale Armando Sanna, il consigliere regionale Ferruccio Sansa, i consiglieri di Genova Civica Ariel Dello Strologo e Mariajosé Bruccoleri, i consiglieri Pd Claudio Villa e Davide Patrone, la consigliera municipale di Levante Serena Finocchio, il consigliere municipale del Medio Ponente Claudio Bernini, la sindaca di Rossiglione e vice segretaria del Pd genovese Katia Piccardo, il segretario provinciale del partito e capogruppo a Tursi Simone D'Angelo, che dal palco ha ringraziato i militanti, ricordando ai suoi elettori la differenza tra la destra che governa città, regione e Paese, e la sinistra.

"La differenza sta nel ritenere normale una proposta di volontariato e spacciarla come impiego”, ha detto riferendosi alle polemiche sulla ricerca di volontari per il Museo del Mare, "o ritenere che il problema del lavoro sia il reddito di cittadinanza che in questa regione ammonta in media a 490 al mese".

La sinistra a Genova esiste e resiste e lo si nota dalla foga con cui il pubblico ha chiamato Elly Schlein sul palco mentre la candidata era ancora impegnata a parlare con i cronisti che l'hanno subito braccata all'ingresso.

Non ci si aspetta mai un'accoglienza in questa misura e con questo calore – ha detto ai giornalisti – però è vero che stiamo riscontrando una straordinaria partecipazione da sud a nord in questo giro dell'Italia per riaccendere una speranza di cambiamento che serve al Partito Democratico per ritrovare credibilità sulle grandi lotte per il lavoro contro le disuguaglianze e l'emergenza climatica, ma serve anche al Paese, perché serve un'opposizione forte rispetto a quello che sta accadendo nei primi mesi di governo di Giorgia Meloni. È una bellissima dimostrazione che siamo ancora qui, abbiamo tanto da dare e da ricostruire, non lo stiamo facendo soli, ma come una meravigliosa comunità che rialza la testa insieme e si dà un obiettivo comune”.

La presenza dei tanti esponenti della sinistra tra Comune e Regione rafforza in Liguria la candidatura di Elly Schlein, che si dice felice della partecipazione. “Sono molto felice che tante persone dentro al Partito Democratico abbiano scelto questa proposta perché hanno colto il senso profondo di darci un'identità chiara, comprensibile alle persone. Qui a Genova era già stato avviato un lavoro prezioso, abbiamo visto anche alle ultime elezioni, nonostante la sconfitta abbiamo visto dei segnali di controtendenza, la capacità di tornare a parlare nei quartieri popolari, di andare porta a porta a raccogliere i bisogni delle persone e con umiltà mettersi all'ascolto e al servizio delle nostre comunità. Siamo qui anche per prendere appunti, perché da qui dobbiamo ripartire e ricostruire insieme”.

Secondo i sondaggi Bonaccini è il super favorito con un distacco di oltre trenta punti da Elly Schlein che non si dice preoccupata: “Di sondaggi ne girano diversi, la settimana scorsa ce n'era un altro in cui eravamo testa a testa, ma più che i sondaggi vale questo ricongiungimento familiare, il valore aggiunto che stiamo portando, cioè tante persone impegnate in anni di militanza nel Pd che hanno voglia di riscatto, si riabbracciano con molte persone rimaste deluse in questi anni che oggi si stanno riaffacciando per aiutarci a cambiare questo partito. Forse la cosa più bella sono i tanti giovani che si avvicinano a noi per fare insieme una prima esperienza politica, tante persone del mondo associativo, delle battaglie sindacali che oggi capiscono che è in gioco il futuro stesso di questo partito e di questo paese. Siamo convinti che questa sarà la vera sorpresa delle primarie del 26 febbraio”.

Il lavoro è al primo punto dell'agenda Schlein: “E' uno dei temi su cui si è prodotta la frattura più profonda del Partito Democratico con chi lavora, con chi ha fatto più fatica negli anni in cui il lavoro si è frammentato, impoverito, è diventato sempre più precario. È il motivo per cui oggi chiediamo una svolta netta delle politiche che facciamo sul lavoro, a partire dal limitare i contratti a termine, le nuove generazioni conoscono quasi esclusivamente i lavori precari, non ci si può stupire se fanno fatica a uscire di casa. Anziché prenderli in giro bisognerebbe porre un limite netto, come hanno fatto in Spagna, ai contratti a termine. La seconda grande battaglia è quella di una legge sulla rappresentanza come giustamente chiedono i sindacati, per spazzare via i contratti pirata e rafforzare la contrattazione collettiva. Il Pd in parlamento ha portato una proposta anche per fissare il salario minimo, una soglia sotto la quale non si può parlare di lavoro perché calpesta la dignità delle persone. Accanto a questo il tema della sicurezza del lavoro, ci sono lavori rischiosi e pericolosi ed è incredibile che in questo Paese si muoia ancora ogni giorno di lavoro o di stage”.

C'è bisogno di un partito che rimanga nella sua storia di sinistra del nostro Paese e che ritorni un po' alle radici”, ha chiosato Adelmo Cervi.

Francesco Li Noce

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