Attualità - 20 dicembre 2022, 10:23

Servizi funebri, l'alzata di scudi degli operatori del settore contro modifiche della normativa

In particolare si critica la modifica all'incompatibilità tra operatori funebri e attività di ambulanza

Servizi funebri, l'alzata di scudi degli operatori del settore contro modifiche della normativa

Piero Chiappano, segretario nazionale di Federcofit, Federazione del comparto funerario italiano, a conclusione dell’audizione davanti alla Conferenza dei Capigruppo in Regione Liguria interviene con decisione: “Neanche una virgola della legge regionale ligure sui servizi funebri e cimiteriali va modificata, soprattutto per quanto riguarda l’incompatibilità tra le attività di ambulanza e quelle funerarie, altrimenti si rischierebbe una giungla in questo settore così delicato perché al servizio delle famiglie dolenti”.

Alla Conferenza hanno anche partecipato la vicepresidente nazionale della federazione, Liliana Allaria, e il presidente regionale ligure, Ivan Marinangeli. Questa audizione era stata richiesta da Federcofit in seguito all’emendamento della legge presentato dal consigliere regionale Davide Natale (Pd) a tutela delle condizioni attuali in cui opera la Pubblica Assistenza di La Spezia, che svolge sia attività di ambulanza che servizi funebri.

“Durante l’audizione abbiamo esibito la proposta di legge nazionale, presentata a firma congiunta da Lega, Forza Italia e dallo stesso Pd, da cui si evince che nessun gruppo politico abbia espresso la volontà di modificare gli aspetti relativi all’incompatibilità e alla separazione societaria tra le due attività”, spiega Chiappano.

“Abbiamo anche prodotto il parere del capo di gabinetto del Garante della Concorrenza che conferma il concetto di incompatibilità, soprattutto per evitare che un singolo operatore operi in condizioni di maggior favore potendo accedere a ospedali, strutture socio-assistenziali e obitori, cosa che è espressamente vietata alle imprese funebri. E’ necessario garantire a tutti gli operatori pari opportunità. In Liguria, sono presenti circa 150 imprese funebri, che danno lavoro a circa 500 persone. Nessuna di queste imprese ha avuto nulla da obiettare rispetto al tracciato della legge. Ringraziamo dunque la Regione per questa audizione”, ha concluso Chiappano, “e ci auguriamo che domani mercoledì 21, quando verrà discusso,  l’emendamento venga respinto ponendo fine alla questione e tutelando la libera e buona concorrenza tra le imprese funebri liguri come previsto dalla legge regionale in vigore”.

Redazione

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