Una commissione consiliare straordinaria in comune a Savona per fare il punto sulla procedura di affidamento in house del servizio del trasporto pubblico locale ad un giorno dall'approvazione della relazione illustrativa in consiglio provinciale. Un passaggio fondamentale che porterà così a dare il via ad un iter sul quale non sono mancate le polemiche e gli scioperi dei sindacati e dei lavoratori negli ultimi anni.
"Abbiamo sempre considerato una priorità, un'urgenza completare il procedimento di affidamento in house del servizio a Tpl, scelta che era stata intrapresa primo del nostro insediamento - ha detto il sindaco Marco Russo in apertura di commissione - A febbraio abbiamo preso l'iniziativa di pressare affinché si sblocchi questo stallo, perché i patti parasociali sono un atto fondamentale e ci sono state delle interlocuzioni volte a sbloccare la situazione che era ferma per inerzia della Provincia, in quella fase tenevamo infatti il procedimento in sospeso. La questione si è poi sbloccata a metà giugno".
"Da quel momento abbiamo considerato che le cose andassero per il verso giusto, non avendo avuto notizie ad ottobre abbiamo chiesto un incontro con la Provincia per avere informazioni e anche in quella fase la situazione non aveva portato a dei risultati tangibili e pertanto abbiamo sollecitato il compimento degli atti fondamentali. Le cose poi sono andate avanti, siamo stati informati da colloqui che avvenivamo su un iter che ha coinvolto Provincia e l'azienda nella messa a punto del contratto di servizio" ha proseguito Russo.
"L'approvazione del contratto di servizio non è all'ordine del giorno del consiglio provinciale di domani, ma entro le prossime due settimane convocheremo la commissione consiliare e completeremo anche quell'iter" ha spiegato Pierangelo Olivieri, presidente della Provincia che ha illustrato tutto il cronoprogramma degli ultimi mesi.
"Devo dire che il percorso fa comprendere le perplessità che sono scaturite, è stato infatti molto lungo e articolato. In tutto questo percorso il cda ha sempre risposto in maniera sempre tempestiva alle indicazioni dei soci e altrettanto naturalmente curando l'interesse dell'azienda - prosegue la presidente di Tpl Simona Sacone - sono fiduciosa che la data di domani sia una prima parziale conclusione del percorso, mancherà solo poi il contratto. Il tempo infatti è scaduto e non abbiamo più altre possibilità. C'è pero un po' di amarezza, abbiamo sempre ricevuto le rassicurazioni dalla parte politica che questo fosse l'indirizzo preciso ma non abbiamo sempre avuto la certezza che ci fosse davvero questa intenzione. Comunque abbiamo perso tanto tempo, energie, risorse, che avremo voluto e dovuto dedicare ad altri argomenti".
"Questo percorso dura da anni e ha generato molte preoccupazioni ma ancora insistono fra i lavoratori e la parte sindacali. C'è stata una grossa incertezza sul futuro di questa azienda - il commento di Giovanni Battista Sirombra, coordinatore rsu aziendale - domani è la prima data certa, ci auguriamo che venga approvato questo regolamento e l'iter possa andare avanti. L'azienda è ferma da due anni, senza una prospettiva di futuro di investimenti, sviluppo, di miglioramento".
"Mi risulta che la relazione non vada inviata ad Anac ma pubblicata sul sito dell'ente, serve però l'iscrizione di Tpl all'elenco delle amministrazioni aggiudicatrici e degli enti aggiudicanti al codice dei contratti. Questo sì requisito fondamentale per poter poi procedere all'affidamento" puntualizza Manuel Meles, capogruppo del M5S.
"Mi sembra di capire che ci sono alcune cose che non sono ancora chiare, condivise e concordate e la mia preoccupazione è che possano portare al rischio che la partita che sembra arrivata in fondo, in fondo non sia - ha dichiarato il consigliere di Toti per Savona Fabio Orsi - questa condivisione è tale da portare ad escludere che ci siano criticità e rischi che Anac possa in qualche modo mettersi di traverso? Ci sono preoccupazioni da parte della società Tpl che all'interno di questa relazione da parte della Provincia ci siano delle evidenze che possano mettere a rischio la tenuta tecnico giuridica?".