Attualità - 13 dicembre 2022, 14:43

Laigueglia ricorda Leandro Veri, appuntato dei Carabinieri Medaglia d’Oro al Valor Militare

Il 13 dicembre 1938 immolò la propria vita per fermare un soggetto che, armato di fucile automatico e baionetta, aveva minacciato di morte una guardia giurata

Laigueglia ricorda Leandro Veri, appuntato dei Carabinieri Medaglia d’Oro al Valor Militare

Un picchetto armato e un trombettiere che ha eseguito il “Silenzio” a rendere gli onori a Leandro Veri oggi, 13 dicembre, alle 11, per la cerimonia di commemorazione dell’appuntato dei Carabinieri Medaglia d’Oro al Valor Militare. L’evento si è svolto in Corso G.B. Libero Badarò di Laigueglia, nei pressi della targa inaugurata in sua memoria il 13 dicembre 2017 dall’Amministrazione Comunale, alla presenza delle autorità militari e civili locali, il comandante provinciale dei Carabinieri di Savona colonnello Vincenzo Barbanera, il sindaco di Laigueglia Roberto Sasso Del Verme, il parroco don Danilo Galliani, il comandante della Compagnia Carabinieri di Alassio capitano Alberto Nardone, il comandante della Polizia Locale Marisa Ruaro e gli alunni delle scuole primaria e secondaria di I grado “Badaro”.

Nell’occasione sono state lette e celebrate le gesta del militare: “Già effettivo alla locale Stazione Carabinieri, il 13 dicembre 1938 immolò la propria vita per fermare un soggetto che, armato di fucile automatico e baionetta, aveva minacciato di morte una guardia giurata. Raggiunto il ricercato gli intimava l’alt, ma veniva fatto oggetto di una raffica di mitraglia alla quale rispondeva con l’arma in dotazione. Nonostante le ferite riportate, non desisteva dall’inseguimento e riusciva a raggiungere il malvivente e a sottrargli il fucile. Divincolatosi, il criminale riprendeva la fuga ma l’Appuntato, nonostante le forze gli cominciassero e venir meno, continuava l’inseguimento sino a raggiungerlo, intraprendendo una colluttazione durante la quale lo sconosciuto tentava di colpirlo nuovamente con la baionetta in suo possesso. Il sopraggiungere del Comandante di Stazione poneva fine alla colluttazione con l’uccisione del ribelle”.

Purtroppo il militare, nonostante il trasporto in ospedale, spirava dopo cinque giorni di agonia per le gravi ferite riportate.

Redazione

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