"Al tavolo del ministero delle Imprese e del Made in Italy, il vecchio Sviluppo economico, sulla crisi della Sanac non c'era alcun rappresentante del governo. I sindacati hanno trovato come interlocutori solo dei tecnici e nemmeno un sottosegretario che potesse spiegare quale sarà l'indirizzo politico per risolvere la crisi. Un approccio inaccettabile che è un'offesa alle centinaia di lavoratori in attesa di risposte concrete".
Lo dichiara il deputato ligure, Luca Pastorino, iscritto al gruppo Misto.
"Questa situazione - aggiunge Pastorino - rappresenta poi l'ennesima conferma di come anche questo governo non ponga la giusta attenzione alla siderurgia italiana. Dall'ex Ilva alla Sanac, infatti, manca una strategia, nonostante le promesse di puntare su questo settore, che è da sempre considerato un fiore all'occhiello del made in Italy. Puntualmente, però, Stato si auto-danneggia: senza un intervento deve poi lavorare a misure d'emergenza, come la cassa integrazione. Su questo punto è necessario un cambio di passo deciso e sarà uno dei punti per cui mi batterò in questa legislatura".