"Con l'incontro di questa mattina al ministero per la vertenza Sanac di Vado Ligure si è toccato il fondo". Cosi attacca la Cgil Savona che aggiunge: "Dopo le mobilitazioni e gli impegni della politica regionale e nazionale delle scorse settimane, oggi ci sentiamo presi in giro. Nessuna risposta e assenza di certezze".
"Ancora una volta non sì è presentato alcun "politico" del ministero a discutere con i lavoratori e le organizzazioni sindacali, ma soltanto un tecnico che poco è servito. Ma c'è di più: ancora una volta le istituzioni locali non hanno avuto la capacità di incidere politicamente nella vertenza".
La Regione è stata presente per pochi minuti in videoconferenza per poi allontanarsi dalla riunione, senza dare alcun valore aggiunto e supporto alle organizzazioni sindacali e ai lavoratori dello stabilimento. Ancor peggio ha fatto l'amministratore comunale di Vado Ligure che addirittura non si è presentata, seppur avvisata, come già accaduto nei mesi precedenti".
"Diciamo basta a questa inefficacia, inerzia e poca autorevolezza della politica regionale quando si parla di crisi industriali", proseguono dal sindacato. Nel frattempo ricordiamo alla Regione che stiamo attendendo da circa un mese la calendarizzazione di due incontri (Piaggio/Laerh e Funivie) con i ministeri interessati".
"Non basta scrivere lettere di richiesta ma è necessario mettere in campo un'interlocuzione seria da parte della Regione. Anche per questo sciopereremo e manifesteremo il prossimo 16 dicembre. L'obiettivo? Pretendere scelte politiche che possano risolvere le troppe crisi industriali del territorio e una politica seria da parte della Regione che fino ad ora non ha saputo prendere nessuna iniziativa sulle vertenze savonesi", conclude la Cgil Savona.