"Essere Varazze è nata, è, e sarà sempre un grande progetto civico di città".
E' questo il principio cardine su cui il sindaco di Varazze Luigi Pierfederici, all'indomani del rimpasto della Giunta che lo sostiene col ritorno di Ambrogio Giusto nella squadra degli assessori (come già nello scorso mandato del gruppo targato Alessandro Bozzano) al posto di Claudia Callandrone e il ritiro delle deleghe al consigliere Daniele De Felice, basa la sua versione dei fatti delle ultime concitate ore politiche nella cittadina del levante savonese.
"Per comprendere appieno l’identità di questo progetto - spiega il primo cittadino - occorre partire da un presupposto molto semplice: mettere al centro prima di tutto le esigenze della città e delle persone. Aderire a Essere Varazze vuol dire far parte di un gruppo dove il ruolo di ogni singolo viene prima di ogni velleità politica e prospettiva personale, un ruolo che deve essere esercitato con impegno, serietà e capacità col solo obbiettivo di tradurre il programma in atti concreti per la città ed un’azione complessiva di buon governo".
"Le motivazioni addotte dai Consiglieri uscenti - aggiunge quindi - non trovano riscontro nei confronti interni dell’Amministrazione dove, peraltro, i Consiglieri stessi non hanno mai formulato istanze o critiche sui temi specifici".
Il sindaco si sofferma quindi sull'aspetto politico della vicenda: "Essere Varazze non prevede caselle precostituite assegnate ai singoli partiti e pertanto ogni Consigliere partecipa al progetto come individuo e membro di una lista civica. Per meglio chiarire questo concetto voglio specificare che la lottizzazione politica delle cariche non è mai stata applicata".
"Le decisioni che ho intrapreso in questi giorni sono esclusivamente mirate al mantenimento dell’integrità dell’identità di Essere Varazze - continua - Il progetto civico che da ben otto anni si è dimostrato efficace, attrattivo e vincente, si è posto sempre al centro del confronto con la cittadinanza e con il mondo delle associazioni al fine di condividere lo sviluppo della città con scelte immediate ed efficaci. Essere Varazze, per garantire una buona azione amministrativa nella città, non ha preclusioni nei confronti della politica prettamente partitica, ma da sempre attribuisce alle singole persone un ruolo di maggior rilievo rispetto alle appartenenze politiche. Essere Varazze è un contenitore che racchiude in sé diverse sensibilità e che tra loro, con grande onestà intellettuale ed equilibrio, sappiano dialogare al fine di governare la città!".
"Storicamente nessuno è mai stato allontanato dal gruppo civico e pertanto se qualcuno è uscito da esso, probabilmente, non aveva compreso lo spirito e le regole di Essere Varazze - puntualizza il primo cittadino - Regole che sono, tra l’altro, alla base dei rapporti e degli equilibri di Essere Varazze e quindi chiare a tutti i suoi componenti, condivise e accettate al momento della candidatura".
"Ribadisco con forza - termina il sindaco Pierfederici - che l’appartenenza ai partiti non è mai stato motivo ostativo di aderenza o permanenza in Essere Varazze; al contrario il confronto e le diverse sensibilità politiche personali non possono far altro che accrescere il dialogo e quindi l’attuazione dei programmi. Il gruppo di Essere Varazze prosegue unito e compatto nell’azione di governo della Città in attuazione del programma elettorale nel pieno rispetto del mandato ricevuto dai cittadini".