Attualità - 01 dicembre 2022, 17:39

Lotta contro il rischio esondazione, tagliate centinaia di piante e arbusti nei rii e torrenti di Savona

Ieri nel comando della polizia locale una simulazione di un'esondazione con al centro il monitoraggio, la catena della macchina dei soccorsi, il coinvolgimento della popolazione e il soccorso a persone in difficoltà

Lotta contro il rischio esondazione, tagliate centinaia di piante e arbusti nei rii e torrenti di Savona

Una lotta contro il rischio esondazione per far sì che i torrenti savonesi non facciano più paura così come accaduto con lo straripamento del Letimbro all'altezza del Santuario lo scorso 4 ottobre 2021, evitando che si verifichino tragedie come purtroppo è avvenuto ad Ischia.

A seguito di sopralluoghi sul territorio comunale eseguiti dai tecnici con il tecnico agronomo Danilo Pollero di Ata, lo stesso aveva predisposto sei studi agronomici ambientali per effettuare i lavori da eseguire in alveo sui tratti del rio Rian, rio Madonna del Monte, torrente Letimbro, torrente Lavanestro e rio del Bricco per una cifra complessiva di 70mila euro. 

Sul Letimbro gli interventi sono stati effettuati nel tratto in località Lavagnola dal ponte Bianco sino a poco oltre la chiesetta di San Martino e nel tratto in località Cimavalle dal ponte di ferro sino alla confluenza su sponda destra di impluvio.

I due tratti di corso d'acqua sono stati percorsi per tutta la loro lunghezza avendo cura di rilevare sia lo stato della vegetazione presente dentro l’alveo e sulle sponde nelle immediate vicinanze, sia l’individuazione delle problematiche conseguenti agli eventi dello scorso anno e dei necessari interventi da realizzare con lo scopo della messa in sicurezza dei luoghi interessati.

Per quanto riguarda gli accumuli di materiale è stata riscontrata una situazione di accumulo in alveo che comporta un innalzamento centrale e sul lato destro del letto del torrente, ostruendone gran parte del corso, con variazione di quota del letto di scorrimento delle acque, e convogliandole lungo l’argine sinistro delll’alveo ormai privo di qualsiasi difesa spondale, determinando, sui due tratti in questione, una anomala erosione dell’alveo, e quindi le condizioni per lo scalzamento del muro d’argine sinistro.

Il comune con estrema urgenza per far fronte alle sempre più frequenti anomale precipitazioni, ha deciso di eseguire una sistemazione del letto del torrente in corrispondenza dei due tratti di alveo con una regolarizzazione della luce di deflusso e delle porzioni di alveo corrispondenti.

La regolarizzazione della luce di deflusso nelle due porzioni di alveo del torrente Letimbro è stata realizzata intervenendo con la risagomatura del letto dello stesso consistente nella movimentazione del materiale dal centro verso le due sponde in particolare verso la sponda sinistra. 

Sono state abbattute inoltre nel torrente Lavanestro 122 piante arboree con un diametro del fusto compreso tra gli 8 ed i 20 cm, 4 gli abbattimenti di piante arboree con diametro del fusto compreso tra i 20 ed i 30 cm, un abbattimento di piante arboree con diametro del fusto compreso tra i 30 ed i 40 cm.

Nel Rio del Bricco invece sono state abbatute 4 piante arboree, 12 invece nel Rio Madonna del Monte. Circa 3 kmq le scarpate coperte da arbusti e in diversi casi da rifiuti che sono state pulite.

Nella giornata di ieri nel frattempo seguendo gli input della Fondazione Cima, con la quale il comune sta lavorando ad un piano di protezione civile partecipato, si è verificata nel comando della polizia locale di via Romagnoli una vera e propria simulazione di un'esondazione con al centro il monitoraggio, la catena della macchina dei soccorsi, il coinvolgimento della popolazione e il soccorso a persone in difficoltà.   

"Da tempo lavoriamo insieme per mettere a punto questo strumento utilissimo che consente di coinvolgere la cittadinanza nel prepararsi ad affrontare alluvioni e altri eventi calamitosi. Siamo entrati nel vivo con una simulazione di evento atmosferico estremo che ha riguardato gli addetti ai lavori, mentre a primavera l'esercitazione coinvolgerà i cittadini che saranno chiamati a diventare attori in uno scenario di una finta alluvione" ha detto il sindaco Marco Russo.

"Creare una cultura di protezione civile condivisa fra tutta la comunità è un fattore che non può nascere solo in emergenza, la partecipazione attiva dei cittadini va costruita e preparata prima. Per questo fra qualche mese i cittadini saranno coinvolti in questo processo - prosegue Russo - I mutamenti climatici impongono alle comunità territoriali di non limitarsi a interventi difensivi, ma di promuovere una trasformazione culturale che va nella direzione dell'adeguamento. La collaborazione con Cima ci consente di fare un passo avanti in questa direzione".

Luciano Parodi

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