Tappa ad Alassio questa settimana per la rubrica #ILBELLOCISALVERÀ, dove andiamo a fare gli auguri alla famiglia Balzola, titolari del Caffè Pasticceria giunto al suo 120esimo anno di attività.
Annoverato tra i 300 Locali Storici d’Italia, unico nel savonese, solo due in tutta la Liguria, il Caffè Pasticceria Balzola vanta uno straordinario patrimonio storico culturale, che include i valori e la filosofia che hanno guidato 4 generazioni della stessa famiglia nei 120 anni della sua gestione.
“La nostra storia affonda le sue radici nel 1902, quando il bisnonno Pasquale Balzola, liquorista, si spostò dal Piemonte per stabilirsi ad Alassio, rilevando un’osteria e creando fin da subito nuove abitudini e riti – racconta orgoglioso Carlomaria Balzola - Fu nonno Rinaldo Balzola che, laureatosi nella sofisticata arte dolciaria nella scuola di Pfatich, tra i più noti pasticceri di tutti i tempi, nel 1919 inventò e brevettò i celebri Baci di Alassio. Nonno Rinaldo fu addirittura primo pasticcere presso la Casa Reale dei Savoia. Diciamo che di storie da raccontare la nostra famiglia ne ha e ne sono molto orgoglioso”.
Una storia lunga e gloriosa, anche grazie alla capacità di adattarsi ai tempi, senza mai perdere la propria fortissima identità. Balzola fu tra i primi locali in Italia, e il primo in assoluto in Liguria, ad aprirsi alla moda dei “caffè-concerto”. In piena “Belle Epoque”, seduti ai tavolini, i clienti potevano gustare le prelibatezze della pasticceria e, allo stesso tempo, ascoltare le esecuzioni delle migliori orchestre italiane. Sulla scia dei Balzola, Alassio divenne una vetrina ambita per i personaggi più noti del tempo.
Negli anni Settanta, nomi di richiamo proiettarono Balzola sulle seguitissime pagine delle cronache mondane. Tra gli altri, gli Agnelli, Pirelli, Lancia, Marzotto e perfino i Motta e gli Alemagna. Con l’avvento delle discoteche, si spensero i riflettori sui caffè-concerto, senza per questo intaccare fama e prestigio del locale, perché i Balzola seppero trovare nuovi modi per stare al passo con i tempi in continua evoluzione.
Il commendator Rinaldo Balzola non riuscì a festeggiare il 90esimo anno di fondazione, ma il figlio Pasquale (con lo stesso nome del nonno fondatore) festeggio i 100 anni di attività nel 2002 in maniera importante, ricevendo dall’allora Ministro degli Interni italiano Claudio Scajola una medaglia commemorativa.
Oggi, dopo 120 anni dalla sua fondazione, a guidare il locale è la quarta generazione Balzola. Segno della continuità di un’arte e di uno stile giustamente premiati con l’attribuzione della qualifica di “Locale Storico d’Italia”. Prova tangibile di come l’azienda sia ancora animata da quello stesso spirito con cui Pasquale Balzola iniziò la sua grande avventura.
Una curiosità: nel 2020, in occasione della cerimonia de “Il Bacio d’Argento”, il sindaco di Alassio Marco Melgrati colse l’occasione per annunciare che avrebbe dedicato l’attuale piazza Matteotti a Rinaldo e Pasquale Balzola. Chissà: sarà il regalo del 120esimo anno di attività di questo importante pezzo di storia alassina?
#ILBELLOCISALVERÀ