“Da oltre 10 mesi si registra la diffusione della Peste Suina Africana nelle popolazioni di cinghiali nei territori delle regioni Piemonte e Liguria". Inizia così la nota del deputato della Lega Francesco Bruzzone. "Purtroppo, nelle province di Alessandria, Savona e Genova il contenimento della diffusione della malattia non sta funzionando: ad oggi non è stato avviato alcun significativo intervento di depopolamento del cinghiale, unico strumento efficace per eradicare la PSA. L’unico atto amministrativo prodotto è la disposizione per cui anche gli esemplari abbattuti nella Zona di restrizione II risultati negativi alle successive analisi vengano portati agli inceneritori proibendo in questo modo l’autoconsumo, invece consentito per i capi abbattuti nella Zona di restrizione I. Una decisione illogica, che porta i cacciatori a non avere alcun interesse all’attività venatoria o un motivo etico per procedere con gli abbattimenti. Auspicare che la malattia faccia il suo corso è imprudente considerato che questa previsione non si è realizzata, anzi, sono nati nuovi esemplari con il rischio di rendere endemica la malattia sul territorio. I cacciatori chiedono di poter intervenire per iniziare le operazioni di depopolamento del cinghiale ovviamente prevedendo l’autoconsumo per gli animali che saranno risultati negativi al virus: per questo, ho rivolto una interrogazione al ministero competente, al fine di comprendere quali interventi e azioni siano da mettere in atto per limitare concretamente la diffusione della PSA in questo territorio”.