Politica - 20 novembre 2022, 16:32

Savona, capogruppo di maggioranza: “Dalla manifestazione di ieri segnale chiaro alla Regione: Punto Nascite non si tocca”

“In vista della seduta del 29 novembre, proporremo alla minoranza la stesura di un documento che porti il Consiglio Comunale a prendere nuovamente una posizione chiara sul tema del diritto alla salute”

Savona, capogruppo di maggioranza: “Dalla manifestazione di ieri segnale chiaro alla Regione: Punto Nascite non si tocca”

Ieri in piazza Pertini a Savona si sono ritrovate le istituzioni rappresentate dai sindaci, la politica senza simboli di partito e molte sigle sindacali. La manifestazione è stata preceduta dall'incontro dei sindaci dei distretti socio sanitari del savonese e delle Bormide, che hanno firmato un'importante documento che sigla l'importanza, per questi territori, dell'ospedale San Paolo e del suo punto nascite. Ma soprattutto il presidio ha visto la partecipazione di molte cittadine e cittadini che hanno voluto dare un segnale chiaro alla regione: il punto nascite di Savona non si tocca”. Ad affermarlo in una nota i capogruppo di maggioranza Alessandra Gemelli (pd), Marco Lima (Patto per Savona), Marco Pozzo (RiformiAmo Savona) e Marco Ravera (Sinistra per Savona).

Non è pensabile che non si possa più nascere a Savona, un capoluogo di provincia che ospita un ospedale su cui insiste una popolazione di oltre 160mila persone, numero che cresce significativamente nel periodo estivo. Risulta evidente che questo messaggio ne porti con sé altri conseguentemente importanti”.

Il primo – proseguono - è un interesse forte del territorio nei confronti del diritto alla salute e di come questa venga garantita o meno, oltre l'articolazione dei servizi ospedalieri sul nostro territorio. In questo quadro l'ospedale San Paolo deve giocare un ruolo fondamentale come punto di riferimento per l'intera comunità”. 

Il secondo è che i territori, rappresentati dalle istituzioni locali, devono essere ascoltati e coinvolti nelle scelte, che si parli di sanità, di infrastrutture, o di tutti gli altri temi strategici che impattano sulla vita dei cittadini – continuano -. In questi processi decisionali non si può prescindere dalle amministrazioni comunali, nelle loro vesti di sensori del territorio e di soggetti in grado di fare sintesi. Questo presuppone però una rete comprensoriale forte e coesa, che sia in grado di mettere al centro l'interesse della comunità tutta a sfavore dei particolarismi, che tanto piacciono a chi è abituato a fare scelte a tavolino frammentando i territori con la logica del divide et impera”.

Consci dell'importanza di questi temi, ci siamo mossi in questo anno, anche assieme ai colleghi della minoranza, ponendo il diritto alla salute al centro di un percorso che si è articolato in diverse sedute della terza commissione consiliare e che vedrà a breve una nuova convocazione dove è stata richiesta l'audizione del Presidente Toti, dell'Assessore Grattarola e del Presidente della commissione sanità Brunetto, assieme al Direttore Generale dell'ASL2 Damonte Prioli affinché si parli della nuova bozza piano socio sanitario regionale”.

Inoltre – concludono -, in vista della seduta del 29 novembre, proporremo alla minoranza la stesura di una mozione o ordine del giorno che porti il Consiglio Comunale a prendere nuovamente una posizione chiara sul tema del diritto alla salute e sull'importanza del coinvolgimento dei territori e delle istituzioni che li rappresentano fin dalle prime fasi di pianificazione”.

Redazione

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