Prevenzione per sconfiggere la violenza di genere.
Questo il tema principale del convegno sul tema “L’ammonimento del Questore e il recupero del maltrattante nella lotta al femminicidio. Una sfida che si bisogna vincere sul campo” che vedrà alternarsi relatori istituzionali ed esperti del settore che, quotidianamente, sono impegnati nella battaglia contro la violenza di genere.
Nel corso dell'evento, che si svolgerà sabato 19 novembre al Teatro Moretti di Pietra Ligure, verrà presentata la brochure “Questo non è amore 2022” realizzata dalla Direzione Centrale Anticrimine, che contiene dati sul fenomeno, informazioni utili per i cittadini e storie di vita vissuta che hanno avuto un lieto fine. La pubblicazione sarà distribuita in tutte le città italiane nel corso dei numerosi eventi organizzati dalla Polizia di Stato sul territorio.
Spazio poi anche alla corsa, sabato 20 novembre infatti prenderà il via la 1^ Edizione di “We run for women – Corriamo con la Polizia di Stato per fermare i femminicidi”, una 10 km competitiva e non competitiva e una camminata di 3 km, con percorsi che attraverseranno la splendida cornice rivierasca dei comuni di Pietra Ligure e Borgio Verezzi e che confluiranno in Piazza San Nicolò a Pietra dove verrà allestito un village dedicato alla lotta contro la violenza di genere, un luogo dove si potranno ricevere informazioni sulle attività della Polizia di Stato contro la violenza di genere, condividendo idee e progetti.
"Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza, mettiamo insieme tutto questo supporto per arrivare al traguardo della prevenzione. Vogliamo sconfiggere la violenza di genere e arrivare prima" ha detto il Questore di Savona Alessandra Simone alla presentazione in Questura.
"Oggi la Direzione Centrale Anticrimine vuole mantenere alta l'attenzione al contrasto contro la violenza sulle donne e il fenomeno dei femminicidi, una mattanza che dobbiamo fermare ed è una lotta uguale come contro la criminalità organizzata - ha detto il Prefetto Francesco Messina, Direttore Centrale Anticrimine - Dobbiamo concentrare l'attività su questa fenomenologia, rimediare a questa lacuna che è insopportabile, dobbiamo sensibilizzare e incidere, stiamo lavorando in questo campo da anni".
"Il Questore di Savona è la persona più adatta, è la più affermata, illustre e competente funzionaria nel settore di cui ci stiamo occupando, si è distinta per una visione olistica di questo fenomeno capendo che molta della strada fatta fino ad adesso si potesse fare in maniera orizzontale, insieme - prosegue Messina - La violenza di genere, il femminicidio non si può combattere solo con l'attività di prevenzione in senso tecnico, ci vuole collaborazione di attori diversi per la sicurezza e per questo ci vuole grande sensibilizzazione, informazione e perchè ci sia un cambiamento di cultura ci vuole tempo. Dobbiamo anticipare la soglia di protezione delle fasce deboli prima che insista la competenza dell'autorità giudiziaria, bisogna far muovere un meccanismo di difesa facendo sì che non si configuri il reato".
Il Direttore Centrale Anticrimine ha ricordato il "Protocollo Zeus" e l'emissione da parte dei Questori dell'ammonimento, un provvedimento amministrativo, una sorta di "cartellino giallo" che prevede infatti la diffida dell’autore di reati che non sono perseguibili d'ufficio. Anticipa quindi una denuncia e avviene prima di una qualsiasi violenza conclamata.
Con il protocollo Zeus, stilato nell’ambito del Progetto europeo ENABLE (Early Network – based Action against abusive Behaviours to Leverage victim Empowerment), viene garantita una risposta immediata e integrata ai fenomeni di violenza offrendo all’ammonito un percorso trattamentale a cura di una equipe di professionisti, specializzati nel trattare le persone con problemi relazionali, che opera nell’ambito del C.I.P.M. Liguria APS.
L’intento è proprio quello di intervenire all'inizio della spirale della violenza per prevenire la degenerazione dei primi atti, affinché colui che li ha commessi possa "fermarsi prima”. Inizia quindi per l’ammonito un percorso che punta a un cambiamento profondo con l’obiettivo finale di incidere su condotte recidive.
Infatti il soggetto maltrattante accede gratuitamente ad un ciclo di colloqui, nell’ambito del quale lo stesso ha la possibilità di riflettere e ricostruire, sul piano emotivo e cognitivo, le vicende che lo hanno condotto a porre in essere i comportamenti violenti, e quindi favorire la consapevolezza del disvalore sociale e della lesività degli atteggiamenti prevaricatori.
"Affiancare il momento di confronto e il percorso di ammonimento insieme al protocollo Zeus con cura e sottoposizione del maltrattante in un percorso di recupero, ci fa essere efficaci nella recidiva - ha continuato il Prefetto Francesco Messina - Possiamo pensare, eradicare è impossibile, di incidere e salvare vite, abbattere, ricondurre ad una situazione fisiologica importante. Considero questo fenomeno come quelli a carattere mafioso".
Alla gara podistica di 10 km di domenica prossima parteciperanno il portacolori delle Fiamme Oro Daniele D'Onofrio e Luminosa Bogliolo, primatista italiana nei 100 metri ostacoli oltre alla nuotatrice Erica Musso. Più di 500 dovrebbero essere i partecipanti, con le iscrizioni che si concluderanno il 17 novembre.
L’idea di una gara nasce con l’intenzione di unire i contenuti divulgativi riguardanti il grave fenomeno della violenza di genere con i messaggi di legalità e rispetto legati allo sport, amplificando così il concetto di “rete” per coinvolgere il maggior numero di istituzioni, associazioni e singoli cittadini.