“Il vostro mondo è importante non solo per il lavoro che svolgete ma anche perché le professioni che rappresentate costituiscono il tessuto connettivo di un Paese che in questi anni ha vissuto non solo una crisi politica ed economica ma anche una crisi di sistema, che significa una crisi di leadership, di classe dirigente, di conoscenza. Dal mondo delle professioni l’Italia trae linfa vitale: è la cosiddetta società civile che dev’essere osmotica rispetto ai sistemi di rappresentanza politica. Elementi che sono mancati negli ultimi anni, in cui il Paese si è diviso, bloccando quell’ascensore sociale, che è motore della crescita. Tutto questo è connaturato al mondo delle professioni, che svolgono un lavoro fondamentale, basamento su cui si costruisce la classe dirigente del paese ed esempio per quei giovani che in futuro faranno il mio o il vostro lavoro”. Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti intervenuto al convegno ‘I professionisti nell’economia della Liguria’ a Palazzo Ducale. Dai dati illustrati è emerso, rispetto agli anni della pandemia, un’inversione di tendenza con una ripresa dell’occupazione, in aumento del 2,6% tra il 2020 e il 2021, più legata all’aumento dei lavoratori dipendenti (+4,7%) rispetto al calo tra i liberi professionisti (-3,2%).
Il governatore ha ricordato l’impegno dei professionisti “negli anni difficili dell’emergenza Covid, da cui iniziamo adesso a mettere la testa fuori, seppur con prudenza. Il vostro mondo ha sofferto le misure restrittive e di distanziamento, il calo complessivo del sistema economico e qualche volta è stato anche parte attiva nell’aiuto e sostegno ad altre categorie, accompagnando le imprese e cercando di far marciare quello che poteva marciare, come ad esempio quelle parti del nostro tessuto economico che non si sono mai fermate, a partire dai grandi cantieri fino alla ricostruzione del Ponte San Giorgio”. Circa il dato relativo al calo dei nuovi accessi al mondo delle professioni rispetto al periodo pre-covid, Toti ha evidenziato il legame con alcuni fattori come “una minore propensione al rischio, a coltivare le proprie capacità e in ultima analisi ad una mancanza di fiducia che è alla base dell’impresa e del mondo delle professioni”.
A questo proposito, ha ricordato che l’apertura, domani a Genova, della tre giorni del Salone Orientamenti “è un momento importante – ha sottolineato Toti - in cui i giovani si interfacciano con mondo della formazione, della scuola e delle professioni che domani potranno svolgere, per indirizzare la loro vita futura verso le competenze di cui possono fare tesoro e verso ciò di cui il Paese ha bisogno”, ha concluso.