Passate circa ventiquattr'ore dall'indizione dello sciopero di quattro ore, dalle 10.15 alle 14.15, del prossimo 10 novembre, l'annuncio dei sindacati ha in qualche modo sortito, se non del tutto almeno in parte, l'effetto sperato.
Nella mattinata odierna è infatti arrivata la tanto attesa convocazione da parte del presidente della Provincia Pierangelo Olivieri a sindacati, rsu aziendale e ai Comuni con le maggiori quote di Tpl Linea per affrontare il tema del passaggio all'in house e altre vicende su cui i sindacati si trovano in disaccordo, quali la mancanza di progettualità e di una risposta in merito all’accordo quadro propedeutico alla realizzazione del rinnovo contratto di servizio.
Il 27 ottobre scorso la Provincia ha incontrato il vice prefetto, il dottor Dalla Verde, nell'ambito delle procedure di raffreddamento, la cui seconda e ultima fase prima di incrociare le braccia era stata aperta dai sindacati il cinque giorni prima (22 ottobre, ndr).
Da allora nessuna novità, fino a quest'oggi: "Come organizzazioni sindacali avevamo consegnato alla Provincia lo scorso 8 luglio una proposta di accordo per la gestione del rinnovo del contratto di servizio con le modalità dell'in house providing. Proposta a cui non è mai stata data risposta" ricorda Giovanni Battista Sirombra, rappresentante dell'rsu aziendale, aggiungendo come a seguito dei tanti silenzi sia stato proclamato lo sciopero del prossimo venerdì.
Questo spinge l'azienda a vivere "alla giornata", con una ricaduta sui lavoratori e i programmi: "Il pronunciamento di Provincia e Comune di Savona ormai è chiaro da tempo - afferma Giuseppe Gulli, segretario regionale di Ulitrasporti - Per questo sono indispensabili procedure che non possono fare i sindacati o i lavoratori ma gli enti: ad oggi non capiamo questi ritardi, a meno che non vi sia dell'altro. Ci può stare il periodo di valutazione tecnica, ma dopo mesi senza vedere passi in avanti il tutto ci preoccupa. Spiace ci si sia attivati solamente alla vigilia di uno sciopero".
"E' difficile che lo sciopero venga scongiurato per quanto ci riguarda - è la posizione del segretario provinciale Filt Cgil, Simone Turcotto - o ci sono atti concreti circa l'invio della pratica ad Anac per l'approvazione oppure, finché non sarà così, non vi sarà pace sociale. Non siamo disposti a dare credito alla Provincia per come si è comportata durante tutto l'iter".
Insomma, oltre all'incontro le parti chiamate in causa a rappresentanza dei lavoratori si attendono qualcosa di più: "Vi sono una serie di problemi legati al trasporto pubblico non solo a livello locale ma anche a cascata da quello nazionale, nel caso di Tpl Linea chiediamo risposte concrete verso una soluzione per i problemi noti da tempo per salvaguardare i lavoratori e un servizio fondamentale soprattutto per le fasce più deboli, quelle che sfruttano maggiormente il mezzo pubblico" chiosa Gulli.