Politica - 04 novembre 2022, 08:55

Pedonalizzazioni a Savona, Lega: "Alla giunta Russo contestiamo l'uso politico di scelte amministrative elementari"

Il segretario del Carroccio Giorgio Calabria attacca l'operato dell'amministrazione comunale

Pedonalizzazioni a Savona, Lega: "Alla giunta Russo contestiamo l'uso politico di scelte amministrative elementari"

"Sul piano pedonale presentato ieri pomeriggio in seconda commissione comunale a Savona ritorniamo ancora una volta attraverso gli organi di stampa con l'intento per non essere fraintesi. Quello che contestiamo alla giunta Russo è l'uso politico di scelte amministrative elementari".

Così commenta in una Giorgio Calabria, segretario della Lega di Savona che prosegue: "Chiudendo 150 metri di una via secondaria, (via Manzoni) di scarsa utilità per il traffico, per farne una zona pedonale di scarsa attrattiva, di fatto elimino solo dei parcheggi, chiudendo via Ratti 50 metri si eliminano semplicemente dei parcheggi e non vado oltre, se chiudo 100 metri di corso Italia, elimino un cospicuo numero di parcheggi, ma la domanda è: che cosa ho fatto di innovativo a vantaggio del cittadino? A mio avviso non ho ottenuto nulla - prosegue Calabria - Se poi penso di attuare attrattive architettoniche conviviali, ci vuole la fantasia di un Jules Verne per immaginarle come isole pedonali".

" Morale - continua - se proprio un amministratore volesse farlo, basterebbe una comunicazione dell'ufficio traffico dei vigili senza declamare studi di settore, appelli alla vivibilità, alla miglioria della qualità dell'aria, il riferimento al rilancio della città con o senza Agenda, tutto lì, tutto troppo sproporzionato cioè un uso politico della amministrazione". 

"Finito lì, no, perché questo era il peccato veniale, tutto sommato passabile di consenso nella modalità da me descritta, ma il bello viene poi, quando si vuole contrabbandare un utilizzo condizionato del problema mercato ambulante con una rivoluzione del traffico cittadino basato, sulla chiusura della principale arteria di collegamento interno cittadino che i padri urbanisti avevano disegnato prospettando il collegamento tramite ponte (mai costruito) con l'Oltreletimbro, così si penalizzerebbe tutta la fisiologica circolazione interna spostando tutto il traffico privato e pubblico sulla dorsale via Gramsci, corso Mazzini lato mare con e via Santa Lucia, via Famagosta, piazza Diaz a monte. Va bene che si sia interpellato qualche studente o docente del Campus, ma bastava riferirsi a qualche Studio specializzato del settore e lo avrebbero sconsigliato, invece, una qualche presunzione politica ha avuto la meglio. Allora ribadiamo la nostra non è una censura politica del fatto tecnico, è una censura tecnica del fatto politico", conclude Calabria.                                                                                    

Comunicato stampa

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