Attualità - 17 ottobre 2022, 10:30

Caro bollette, commercianti di Vado sul piede di guerra, al tavolo solo Confartigianato: "Segnale che non frega niente a nessuno" (FOTO)

Una ventina gli esercenti che si sono riuniti nuovamente dopo la protesta davanti al comune: "Non si capisce veramente la gravità della cosa"

Caro bollette, commercianti di Vado sul piede di guerra, al tavolo solo Confartigianato: "Segnale che non frega niente a nessuno" (FOTO)

"Vivono in altri pianeti, che non si riesca più a ragionare con lo Stato?". "Siamo abbandonati a noi stessi". "Non si capisce veramente la gravità della cosa".

Vere e proprie grida d'allarme sono quelle esposte questa mattina da una ventina di commercianti di Vado Ligure che si sono ritrovati, dopo la protesta davanti al comune dello scorso 3 ottobre, nel centro nautico vadese per protestare contro il caro energia.

Nelle settimane scorse era stato mandato l'invito a partecipare al tavolo di confronto programmatico per fare il punto sugli aumenti che stanno mettendo in ginocchio non solo i titolari dei pubblici esercizi ma anche i semplici cittadini, associazioni di categoria e amministratori locali, ma quest'oggi era presente solo Confartigianato rappresentata da Alessandra Cirio.

L'esponente dell'associazione, responsabile comunicazione e rapporti istituzionali, si è resa disponibile ad organizzare un nuovo incontro in comune con il sindaco Monica Giuliano e una rappresentanza degli esercenti, ricordando però che il primo vero interlocutore è il Prefetto Enrico Gullotti.

"Siamo in questo momento in una bolla. Se avete da portare un dato, una bolletta, confrontandola con l'anno scorso, essere già un primo segnale. Però se non si insedia presto un nuovo Governo, un nuovo Ministro, al momento è tutto fermo al palo" ha detto Alessandra Cirio.

"Non hanno fatto nulla, hanno aspettato l'arrivo del nuovo Governo, l'hanno fatto apposta. È stato fatto ad hoc" ha detto una commerciante che insieme ad altri colleghi ha puntato il dito anche contro il tema accensione luminarie natalizia. Spesa che secondo loro potrebbe essere invece reinvestita per aiutare i commercianti vadesi.

"Il primo problema sono le tempistiche e partiamo già da una situazione malata" ha proseguito il gestore del Centro Nautico vadese. "La mancata presenza di altri esponenti oggi è un segnale lampante che non frega niente a nessuno. Propongo di chiudere tutti i negozi una volta a settimana" ha continuato un altro commerciante.

"La mia amministrazione non può che condividere e sostenere il più possibile la preoccupazione espressa dai partecipanti alla manifestazione e per questa ragione confida in un vostro interessamento chiedendo agli organi di governo soluzioni politiche urgenti e concrete da porsi in atto a breve termine" aveva dichiarato la prima cittadina Monica Giuliano due settimane fa davanti al municipio.

Al tavolo di confronto erano stati invitati oltre al Prefetto e al sindaco anche il presidente della Regione e l'assessore regionale allo sviluppo economico, il presidente della Provincia, Camera di Commercio Riviere di Liguria, Confesercenti Savona, Cna Savona, Confcommercio Savona, Unione Industriali Savona e Cia Savona.

Luciano Parodi

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