Le volontarie della delegazione Ant di Albenga, in questo momento particolarmente vicine alle iraniane, a sostegno della lotta per la libertà di tutte le donne del mondo.
Mentre nella sede Ant ingauna si diffondono le note di “O bella ciao” in lingua iraniana, canzone divenuta simbolo della protesta, Cristina, Moana, Giuliana, Simonetta, Graziella, Mirella, Gea e Lena, armate di forbici, si sono tagliate una ciocca di capelli, pronunciando le parole “Donne Vita Libertà”. Un’azione simbolica che sta unendo il mondo nella solidarietà per quanto stanno affrontando le donne dove i diritti e l’uguaglianza per il genere femminile sono ancora un miraggio.
A un mese dall’arresto di Masha Amini e della sua violenta morte in Iran che ha scosso il mondo intero, non si fermano le iniziative di solidarietà.
Masha Amini, la 22enne iraniana che ha perso la vita era una giovane donna rea solamente di aver indossato “male” il velo. A Teheran le donne scendono per strada e nelle piazze, protestano, urlano slogan contro il governo religioso e bruciano i loro hijab.
“Appoggiamo questa protesta non violenta unendoci a tante persone che nel mondo stanno dimostrando sensibilità – spiega la presidente della delegazione Ant di Albenga Cristina Pavanelli -. Questa è un’azione simbolica, una presa di posizione di solidarietà. Per una società che viva di rispetto”.