Spazio alla discussione orale con il Tribunale che si è riservato di decidere.
Questa mattina si è tenuta l'udienza al Tar in merito il ricorso presentato da Iren e Sat sul bando di gara a Savona per l'ingresso al 49% in Ata di una New Co.
Nella prima udienza al Tribunale Amministrativo della Liguria erano contrapposti il comune e l'associazione temporanea di impresa composta dalle due società che avevano presentato ricorso chiedendo la sospensiva del bando per la futura gestione della raccolta porta a porta dei rifiuti che vedeva al primo posto il raggruppamento temporanea d'impresa composto da Egea, Idealservice e Dock Lanterna. Quest'ultimi che oltre a resistere al ricorso di Iren e Sat, avevano proposto inolte un ricorso incidentale contestando la loro immissione alla gara.
Lo scorso giugno gli avvocati di Palazzo Sisto e di Sat/Iren avevano trovato un accordo con quest'ultimi che avevano rinunciato alla sospensiva (nel frattempo l'aggiudicazione però non poteva avvenire) facendo tirare un sospiro di sollievo al comune in merito alle tempistiche che rischiavano di allungarsi considerevolmente.
Sat e Iren avevano fatto ricorso, in prima battuta, contro il comune senza richiedere la sospensiva, sulla composizione della commissione di gara, chiedendo l'annullamento della determina dirigenziale dello scorso 15 ottobre in merito alla nomina dei membri della commissione. Oltre all'annullamento del disciplinare di gara chiedendo di decretare l'inefficacia del contratto stipulato dalla rti classificata al primo posto oltre al risarcimento dei danni subiti. Erano state inoltre avanzate criticità sulla valutazione tecnica dell'offerta con il comune che nel frattempo aveva affidato l'incarico difensivo per il ricorso al Tar all'avvocato Corrado Mauceri.
Il comune comunque era andato dritto per la sua strada e tramite una determina dirigenziale del dirigente Marco Delfino il settore lavori pubblici comunali aveva disposto che la selezione per l'affidamento per 15 anni del futuro servizio di raccolta a porta a porta dei rifiuti e l'acquisizione al 49% delle quote della società Sea-s Srl di proprietà di Ata, si era svolta regolarmente.
L'aggiudicazione degli uffici era stata disposta vista "l'urgenza di procedere al perfezionamento dell'affidamento, stante la necessità di avviare il nuovo servizio in rapporto ai tempi previsti, considerato anche che il periodo di validità dell'offerta del Raggruppamento aggiudicatario è già stato prorogato, allo scopo di evitare la scadenza dell'offerta medesima".
Con l'approvazione dei verbali delle sedute pubbliche e riservate da settembre 2021 a gennaio 2022 e dell'apertura delle offerte economiche dello scorso 16 febbraio, da inizio maggio scorso era diventata così definitiva l'aggiudicazione del bando al raggruppamento di imprese.
Poi però il 7 giugno era arrivata la doccia fredda, con il ricorso contro la gara con richiesta di sospensiva.
A questo punto bisognerà attendere la sentenza del Tar (non si conoscono ancora le tempistiche) per sapere il futuro della raccolta dei rifiuti del comune della Torretta.
IL FUTURO NUOVO SISTEMA DI RACCOLTA DEI RIFIUTI PORTA A PORTA
Nel dicembre 2020 nella prima commissione consiliare in comune era stato presentato il piano industriale da Contarina, società creatrice dello stesso ed era stato spiegato la città verrà divisa in due fasce che vanno dal centro urbano alla zona litoranea (da Zinola a Legino con l'inserimento di Lavagnola) passando per la zona standard (periferia del comune).
Per quanto riguarda il conferimento del secco non riciclabile nel centro urbano/litoranea le mastelle (da 30 litri) verranno ritirate due volte alla settimana e nelle zone a bassa densità i bidoni (da 120 litri) ogni 15 giorni; l'organico ogni 3 volte alla settimana nel centro/litoranea nelle mastelle da 25 litri, due volte alla settimana nelle zone a bassa densità; la plastica e i metalli 3 volte alla settimana in centro/litoranea, una volta a settimana nelle zone a bassa densità; la carta 2 volte alla settimana in centro/litoranea, ogni 15 giorni nelle zone a bassa densità; il vegetale una volta a settimana (ogni 15 giorni da novembre a marzo) nei bidoni da 120 e 240 litri sia nel centro urbano/litoranea che nelle zone a bassa densità.
La raccolta del vetro non verrà coinvolta nel porta a porta ma continueranno ad esserci le "campane" stradali.
7 milioni e 673 mila euro saranno investiti per i nuovi mezzi e la sistemazione di quelli già presenti: verranno acquistati mezzi rimorchio di grandi dimensioni (che eseguiranno il trasporto) e semi rimorchio che svolgeranno la raccolta.
Inoltre saranno presenti nel centro urbano degli "ecobus" che effettueranno brevi fermate a orari stabiliti e raccoglieranno due tipologie differenti di rifiuto alla volta. Il cittadino potrà andare al punto fisso stabilito e consegnare l'apposito sacchetto o contenitore direttamente all'operatore. Saranno previste 5 linee di servizio con circa 20 fermate.
Nel piano industriale è compresa la pulizia dei mercati, il servizio raccolta rifiuti urbani pericolosi, il ritiro a domicilio degli ingombranti, il servizio vuotamento cestini e il mantenimento del decoro centro urbano (non saranno presenti i cassonetti stradali), il netturbino di quartiere (che avrà lo scopo di prelevare i rifiuti abbandonati sia sulle strade che sulle rive dei fiumi), lo spazzamento meccanizzato, il lavaggio stradale, la pulizia delle spiagge, il servizio di raccolta presso le utenze non domestiche area Darsena e il servizio pulizia aggiuntivo nella zona balneare.
1 milione e 373 mila euro sono stati stanziati per il nuovo centro di raccolta e stazione di travaso di via Molinero che sarà aperto dal lunedì al venerdì per 6 ore al giorno, 8 ore al sabato.
Per ogni informazione e consegna verrà inoltre aperto un ecosportello in piazza del Popolo, un contact center di base, uno sportello on line e sarà presente un distributore automatico di sacchetti.
L'obiettivo del porta a porta sarà arrivare entro un anno al 75% di conferimento dei rifiuti (attualmente a Savona si attesta al 42/44%). I lavoratori invece passeranno dagli attuali 114 a 157, 43 in più (130 operai, 26 impiegati, 1 dirigente).
Prima dell'avvio del servizio verrà effettuata un'ampia informazione ai cittadini (anche nelle scuole) che al momento pagano circa 218 euro di Tari, con il porta a porta pagheranno invece dal 2023 circa 262 euro, con un aumento di circa il 6-10%. Comunque i cittadini in futuro pagheranno poi in base a quanti rifiuti produrranno.
La durata della concessione sarà di 15 anni e la gara avrà un importo complessivo di 210 milioni di euro (circa 12 milioni e 450mila il primo anno, poi 14 milioni 112 mila all'anno).
E' stato previsto che la produzione di indifferenziata passi da 97 kg ad abitante dal 2023 ai 70.5 kg al 2036.
Per il primo anno comunque il servizio porta a porta e l'attuale sistema tradizionale di conferimento andranno a braccetto per fare abituare i savonesi a cui verranno consegnati i mastelli con microchip che saranno depositati all'ingresso dei portoni e che saranno così tracciabili per capire effettivamente quanto i cittadini producono.