Una protesta tramite lettera indirizzata al sindaco Christian De Vecchi, al comandante della polizia municipale Luca Pignone, all'assessore al Commercio Enrica Bertone e ai gruppi di opposizione. Oggetto del contendere? Alcune dichiarazioni rilasciate a mezzo stampa dal comandante della polizia municipale.
Questa l'iniziativa messa in campo dal "Civ Carcare da Vivere" e dal consorzio "Galleria commerciale".
"A seguito delle dichiarazioni lasciate a mezzo stampa dal comandante dei vigili urbani, in cui dichiarava e esortava i cittadini dei paesi circostanti poco consoni alle regole di 'non circolare per le vie dì Carcare al fine di non incorrere in multe spiacevoli', riteniamo che tali affermazioni nuocciano gravemente alle attività carcaresi che si trovano già a dover affrontare periodi difficili economicamente".
"Purtroppo per il comune, i commercianti hanno bisogno anche degli abitanti dei comuni limitrofi per portare avanti le proprie attività. Riteniamo che la condotta del comando dei vigili con il suo operare, il suo commentare a mezzo stampa le innumerevoli infrazioni sanzionate per qualsiasi strana condotta del singolo cittadino, stia andando contro allo spirito di accoglienza che in passato ha sempre caratterizzato il nostro paese che purtroppo ormai vanta la nomea di 'paese che punisce, quindi lì non bisogna fermarsi'".
Con questa lettera i commercianti chiedono all'amministrazione e al sindaco in persone "di farsi carico di tale problema, di accogliere le nostre lamentele che possono sembrare futili ma che sono invece la protesta e la difesa del nostro lavoro".
"Chiediamo all'amministrazione di pretendere dagli organi di vigilanza di non sbandierare sempre sui giornali le loro modalità operandi, di cercare una mediazione logica tra il 'dovere' e il 'potere'. Riteniamo che il paese, oltre alle multe e alle sanzioni per qualsiasi tipo di divieto, abbia bisogno anche di altro: maggior pulizia, risoluzione questione colombi, messa in sicurezza di abitazioni del centro storico e non solo. La lista sarebbe ben più lunga ma una lettera non ci sembra il mezzo di una discussione di tale importanza - concludono i commercianti - Pertanto chiediamo una riunione urgente in presenza con le autorità citate nel più breve termine possibile".