Attualità - 19 settembre 2022, 20:30

Lavoro, l'allarme di Pasa (Cgil): "Il nostro territorio rischia più di altri, necessarie scelte politiche precise e coraggiose"

"Le decisioni servono adesso. Chi pensa di attendere le elezioni del 25 per decidere è un folle, visto che il governo se tutto va bene inizierà a 'lavorare' a pieno regime con i ministri non prima di novembre"

Lavoro, l'allarme di Pasa (Cgil): "Il nostro territorio rischia più di altri, necessarie scelte politiche precise e coraggiose"

"Ascoltate il lavoro. La situazione nel paese e nella nostra provincia è drammatica per centinaia di lavoratrici, lavoratori, pensionati, commercianti, autonomi e  potrebbe esplodere nelle prossime settimane". Si apre con queste parole la nota stampa firmata da Andrea Pasa, segretario provinciale della Cgil.

"Non solo lavoro dipendente ma anche autonomi, artigiani, commercianti e rischia di essere una caporetto del lavoro con gli aumenti non più sostenibili di energia e materie prime - prosegue Pasa - Continuiamo, purtroppo, a non vedere la giusta preoccupazione, la giusta consapevolezza da parte delle istituzioni locali di ciò a cui stiamo andando incontro; una 'tempesta perfetta' tra crisi industriali non risolte e nuove crisi causate da caro energia e caro materie prime. Ma siamo ancora più preoccupati di ciò che la politica nazionale e regionale 'non sta mettendo in campo'. Cinque governi e nessuna crisi industriale savonese risolta (con il ministro Giorgetti che non ha mai convocato nessuna riunione per discutere delle crisi industriali savonesi) e una Regione Liguria che politicamente è sempre meno autorevole quando si tratta di interloquire con il governo o i ministeri".

"Seppur con molte, moltissime opportunità, il nostro territorio rischia più di altri, perché l'occupazione è troppo fragile, perché precaria già in condizioni normali rispetto ad altri territori. Per questo sono necessarie scelte politiche precise, coraggiose, partendo dalla tutela dell'occupazione minacciata dal rallentamento di alcune produzioni - a partire dalle vetrerie in Val Bormida - e la messa in campo di strumenti di tutela dei redditi e del potere d'acquisto ad hoc per le lavoratrici e i lavoratori interessati dalle sospensioni, con una cassa integrazione specifica con l'integrazione al 100% da parte delle imprese o dal governo. Perché la cassa integrazione evita i licenziamenti ma non tutela il reddito e soprattutto il potere d'acquisto in una situazione in cui l'inflazione tocca circa il 9% e le bollette sono triplicate. Come? Attraverso un fisco più equo e giusto, che diminuisca le diseguaglianze e non le aumenti, un fisco che sia davvero progressivo in cui chi ha di più paga di più e non il contrario. Oppure attraverso la tassazione degli extra profitti delle imprese energetiche e farmaceutiche che in questi due anni di pandemia prima, e ora di aumento dei beni energetici, hanno lucrato sulla situazione di difficoltàUtilizzando queste risorse extra, a favore di famiglie e imprese, per difendere il potere d'acquisto di disoccupati, lavoratori, anziani, pensionati, piccoli autonomi, commercianti e imprese".

"La nostra organizzazione chiede queste cose al Governo dallo scorso anno e lo abbiamo ribadito fino a proclamare uno sciopero generale il 16 dicembre 2021. Ma le decisioni servono adesso. Chi pensa di attendere le elezioni del 25 per decidere è un folle, visto che il governo se tutto va bene inizierà a 'lavorare' a pieno regime con i ministri non prima di novembre. Inoltre siamo di fronte ad un'assenza di strategie anche da parte dell'amministrazione regionale ligure sul come far fronte all’emergenza del caro-energia e ai pesanti rincari delle materie prime. Manca un'idea della politica locale per venire incontro in modo tempestivo alle esigenze di aziende e famiglie e per promuovere un rapido e profondo rinnovamento nel solco delle energie rinnovabili".

"Per questo abbiamo promosso unitariamente come Cgil Cisl Uil di Savona - attraverso una richiesta di incontro urgente al Presidente della Provincia di Savona-  per la costituzione di  un tavolo  per lo sviluppo economico costituto da Cgil Cisl Uil di Savona ,Confindustria, provincia di Savona, Regione Liguria e comuni di Cairo Montenotte, Albenga, Savona Villanova d'Albenga e Vado Ligure. Un tavolo operativo sulle crisi industriali, visto il silenzio da parte del ministero e del ministro Giorgetti, sull’impatto dei costi dell’energia sul sistema delle imprese e del lavoro e sulle opportunità PNRR e Bandi nazionali dell'area di Crisi Industriali complessa. La Cgil di Savona c'è con proposte, idee, progetti, forte della nostra autonomia e della nostra conoscenza del territorio" conclude Pasa.

Redazione

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