Attualità - 04 settembre 2022, 16:21

Casanova Lerrone, Morando (Anpi Ceriale): "Grande emozione per la visita del nipote di Fagnani, partigiano ferrarese ucciso a Marmoreo" (FOTO)

Ad accogliere Franco Pesci, oltre a Morando, Pino Fragalà, alcuni eredi di partigiani e gli abitanti di Marmoreo

Casanova Lerrone, Morando (Anpi Ceriale): “Grande emozione per la visita del nipote di Fagnani, partigiano ferrarese ucciso a Marmoreo” (FOTO)

La visita di Franco Pesci, nipote del partigiano ferrarese Carlo Fagnani, ucciso nel settembre del ’44 a Marmoreo di Casanova Lerrone per mano dei San Marco, è stata molto emozionante. È grazie ai post pubblicati su Facebook da Pino Fragalà che ha potuto scoprire, solo recentemente, alcuni dettagli sulla tragica fine dello zio”.

Dino Morando, presidente Anpi Ceriale esordisce così, sempre con grande emozione, raccontando l’incontro avvenuto lo scorso venerdì 2 settembre proprio a Marmoreo di Casanova Lerrone, dove Franco Pesci ha voluto deporre un mazzo fiori sul luogo dove il compianto Carlo Fagnani perse la vita. “Ci ha promesso che tornerà con gli altri familiari e si ritaglierà più tempo per stare con noi – prosegue Morando -. Insieme abbiamo ripercorso gli spostamenti e le scelte fatte dal giovanissimo Carlo, che all’epoca era in attesa di diventare padre, che decise di unirsi ai Partigiani, dopo aver rinunciato al ruolo di San Marco di istanza a Garlenda a guardia del magazzino di munizioni ubicato nella chiesetta di San Rocco”.

La sera del 6 agosto, con l’aiuto di Modesto Fossati e Margherita De Andreis, abitanti nella vicina casa colonica, con l’aiuto del partigiano Alfredo Nespolo “Gallo”, Fagnani fu  accompagnato a Marmoreo, nel distaccamento Domenico Trincheri. La suggestiva chiesetta all’ombra di una quercia monumentale fu il punto di partenza. Dino Morando, cittadino di Garlenda, ha potuto ricostruire con precisione il percorso del partigiano che, giunto a Marmoreo, ebbe l’aiuto di alcune famiglie che collaboravano con la Resistenza. Tra loro le staffette partigiane Onorina Cassiano “Luce”, la prima delle valli Lerrone e Arroscia, e Bice Comparato “Angioletta”.

Ad accogliere il nipote di Fagnani, con lo stesso sentimento di solidarietà, la figlia di “Luce”, Luciano Cassiano, all’epoca 12 enne,  e alcuni discendenti dei giovani di allora radunati davanti alla targa ricordo sul muro in pietra della casa rurale contro cui fu barbaramente fucilato Carlo, nonostante le proteste e le urla degli abitanti.

Il suo ultimo pensiero fu per la moglie Nives e per il figlio, che sarebbe nato una settimana dopo la sua uccisione – prosegue Morando -. La posta per Carlo veniva recapitata a casa di Onorina e, proprio la sera prima di morire, aveva ricevuto una lettera della moglie con una sua foto. Se la strinse al petto, come ultimo gesto”.

Al nipote di Carlo Fagnani è stato donato il fazzoletto della Divisione Bonfante della Prima Liguria. “Anche Bice Comparato, oggi 97enne, che abbiamo visitato nella sua bella casa di Bastia d’Albenga, ha provato una grande emozione per la visita di Franco. Bice, ancora lucidissima nel ricordo, si rammarica tuttora di non essere riuscita a salvare Carlo”, conclude il presidente di Anpi di Ceriale.

Presenti all’incontro anche Pino Fragalà e alcuni abitanti di Marmoreo.

Maria Gramaglia

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