Eventi - 01 settembre 2022, 14:14

Savona, al Campus universitario si parla di cambiamenti climatici e Protezione civile: “Prevedere per prevenire, programmare per agire”

In occasione del 15° compleanno, Fondazione Cima organizza un evento interdisciplinare per lanciare un appello verso soluzioni operative comuni a fronte dell’emergenza climatica

Savona, al Campus universitario si parla di cambiamenti climatici e Protezione civile: “Prevedere per prevenire, programmare per agire”

“Prevedere per prevenire, programmare per agire” è il titolo del “Cima Glocal Forum”   un “convegno unconventional”  organizzato dalla Fondazione di ricerca CIMA- Centro Internazionale in Monitoraggio Ambientale- in occasione del 15° anno dal suo atto fondativo. Lunedì 5 settembre dalle 10.45 presso il Campus dell’Università di Genova a Savona ci saranno ospiti internazionali e autorità, pronti a discutere e a confrontarsi sulla necessità di attivare soluzioni comuni alle problematiche che vediamo diventare più urgenti di giorno in giorno. 

I cambiamenti climatici rendono più frequenti e intensi gli eventi estremi in alcune regioni del pianeta. Le analisi del lungo periodo evidenziano un forte rischio siccità per l'area mediterranea che diventa un hot-spot di vulnerabilità ai cambiamenti climatici. Sul territorio ligure per il 2022 possiamo citare l’incendio nell’entroterra di Albenga di qualche settimana fa, la siccità prolungata nel Ponente, la tempesta Alex nella Val Roja, eventi dannosi per l’ambiente e l’economia” afferma Luca Ferraris, presidente di Fondazione CIMA. “Gli scenari di cambiamento climatico che abbiamo elaborato e che sono stati assunti da Regione Liguria, ci dicono che la pioggia scenderà in modo più intenso e localizzato, con un aumento del 15% rispetto al passato, su tutto il Levante. Si stima anche meno neve, fino al -60% e oltre in inverno. La neve che non arriva in inverno è acqua che mancherà in estate, e i nostri scenari mostrano una diminuzione annua di circa il 15% sul Ponente. Su questi fenomeni dobbiamo agire subito, ognuno facendo la propria parte”.

Quella del clima è infatti una complessa sfida globale: impossibile e metodologicamente inefficace affrontarla da un solo punto di vista.

Viviamo in un mondo iperconnesso. La siccità in Africa, nel Sud America o negli Stati Uniti, può far aumentare i prezzi del negozio sotto casa nostra, o problemi di sicurezza alimentare in un altro paese, e questo può innescare una migrazione in un paese terzo,” continua Ferraris “bisogna saper valutare il rischio in modo sistemico, tenendo conto di tutti gli attori, di tutti i settori, delle interazioni tra locale e globale. Anche includendo attori che non hanno voce, come gli ecosistemi stessi”. La scienza può osservare e studiare i fenomeni, acquisire ed elaborare dati, fornire scenari climatici, ma deve confrontarsi e dialogare con i diversi mondi: la politica, l’economia, la società, le persone. Il futuro della nostra specie su questo pianeta dipende dalle scelte non di domani, ma di oggi e purtroppo di ieri. Il Consiglio dell’Unione Europea nella riunione del 24 febbraio 2022 ha chiesto agli Stati membri di adattare il proprio sistema di protezione civile agli eventi meteorologici estremi causati dai cambiamenti climatici, in termini di prevenzione, preparazione, risposta e ripresa.

La nostra Protezione Civile nel 1992 ha aggiunto al soccorso la prevenzione e la previsione. Oggi, che è ormai riconosciuta come modello di riferimento internazionale, la Protezione Civile Italiana si trova di fronte ad un’ulteriore sfida dettata dai cambiamenti climatici: promuovere, coordinare e anticipare le azioni di adattamento, su impulso dell’Europa, per rispondere alla società e soprattutto alle nuove generazioni.

Come Fondazione CIMA, la nostra storica mission scientifica è quella di osservare per prevedere e prevenire i rischi climatici: ma crediamo sia ormai giunto il momento di andare oltre” continua Ferraris “per questo abbiamo scelto di celebrare il nostro quindicesimo anniversario, che cade proprio il 5 settembre 2022, con un evento multidisciplinare suddiviso in tre moduli, che coniuga la scienza con creatività, arte, innovazione, progettualità, governance, che sono alla base di una vision a 360° del futuro”.

Il programma della giornata, moderata dalla giornalista RAI e presidente del Parco Nazionale delle Cinque Terre Donatella Bianchi, prevede diversi momenti:

Una tavola rotonda di scala globale-locale, animata dai talk dei ricercatori di CIMA, con gli interventi di Federico Delfino (Rettore Università di Genova),  Pierangelo Olivieri (Presidente Provincia di Savona), Marco Russo (Sindaco di Savona), Giacomo Giampedrone (Assessore alla Protezione Civile, Regione Liguria), Fabrizio Curcio (Capo Dipartimento Protezione Civile), Marina Sereni (Vice ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale), Marco Toscano Rivalta, (Direttore per l’Asia di UNDRR), Alessandra Zampieri (Capo Unità della Gestione dei Rischi da Catastrofi del Joint Research Centre della Commissione Europea), Manuela Gagliardi (Segretario della Commissione Ambiente Territorio Lavori Pubblici, Camera dei Deputati) e Carlo Cacciamani, direttore dell’Agenzia ItaliaMeteo.

Un dialogo “im-possibile” tra scienza e arte con i contributi del prof. Franco Siccardi (Presidente Emerito Fondazione CIMA), dell’artista Beppe Schiavetta, del prof. Antonello Provenzale (Direttore Istituto di Geoscienze e Georisorse del CNR) e Lorenzo Verderame (Professore Associato di Assiriologia, Università La Sapienza Roma).

Una serie di seminari scientifici moderati dal prof. Fabio Castelli (Professore Ordinario di Idrologia e Costruzioni Idrauliche dell’Università di Firenze) a cura di Francesco Avanzi, Vincenzo Mazzarella, Marina Morando e Andrea Trucchia di Fondazione CIMA che approfondiranno da vari punti di vista e discipline i rapporti tra clima e protezione civile, a cui la scienza offre sempre nuove risposte e nuovi interrogativi.

Il CIMA Glocal Forum vuole essere “unconventional” per affrontare il tema del clima e della protezione civile con una visione aperta e un ascolto profondo dei diversi linguaggi che generano  scienza, conoscenza, ma soprattutto consapevolezza. L’evento sarà occasione anche per l’Inaugurazione dell’opera “Corrotte macerie” dell’artista Beppe Schiavetta, posizionata nella sede di Fondazione CIMA che si aggiunge alle altre opere già realizzate negli anni scorsi.

L’evento si svolgerà dalle 10.45 in presenza (previa registrazione su QUI) e in diretta streaming per tutti sul sito cimafoundation.org e sul canale  YouTube di Fondazione CIMA.

Comunicato stampa

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