Meteo permettendo, a breve è pronta a partire la stagione della raccolta dei funghi, pratica comune su tutto il territorio dell'entroterra ligure che ogni fine estate e inizio d'autunno vede coinvolte decine e decine di appassionati, spesso alla stregua di professionisti del settore.
Quest'anno però il raggio d'azione nella nostra provincia sarà sottoposto ad alcune restrizioni per accedere in determinate aree, in particolare a levante nel comprensorio del Beigua. Il motivo? L'istituzione in 36 comuni liguri (Albisola Superiore, Celle Ligure, Stella, Pontinvrea, Varazze, Urbe e Sassello nel savonese) della cosiddetta "zona rossa" per la peste suina africana e il relativo divieto a praticare ogni attività di interazione diretta o indiretta nell'area indicata come possibile luogo frequentato dai cinghiali infetti, al fine di evitare di "trasportare" involontariamente il virus, molto resistente in natura, e allargarne l'espansione.
Il Dipartimento Agricoltura della Regione Liguria ha quindi diramato, su indicazioni dei ministeri interessati, una circolare per i cercatori di funghi operanti sia nei territori dei consorzi, sia al di fuori di detti consorzi e i cercatori di tartufi aderenti alle associazioni.
I cercatori dovranno inviare all'indirizzo e-mail "monitoraggi.psa@regione.liguria.it" una comunicazione per l’avvio dell’attività dove andranno indicati nome, cognome, luogo e data di nascita e anche il Comune nel quale sarà svolta l’attività durante la stagione.
La decisione arriva in seguito alla proposta dell'assessore all'Agricoltura, Alessandro Piana, e si inquadra nell'attività di monitoraggio per la ricerca di carcasse di animali deceduti.