Eventi - 23 agosto 2022, 12:52

L’ambasciatore d’Israele ad Andora: a Palazzo Tagliaferro ha presentato il suo libro “All’Arco di Tito” (FOTO e VIDEO)

Una platea affollata per l’importante evento organizzato in collaborazione con l’Associazione Italia Israele di Savona

L’ambasciatore d’Israele ad Andora: a Palazzo Tagliaferro ha presentato il suo libro “All’Arco di Tito”

Visita ad Andora dell'Ambasciatore d'Israele in Italia Dror Eydar che ieri sera ha presentato all’affollata platea riunita nella sala consigliare di Palazzo Tagliaferro il suo libro "All'arco di Tito", edito da Salomone Belforte,  che raccoglie le sue riflessioni nel corso del suo mandato in Italia nel quale il diplomatico ha voluto fortemente essere non solo l’ambasciatore dell'Israele moderno, ma anche della civiltà ebraica.

Presenti il sindaco di Andora Mauro Demichelis, la vicesindaco Patrizia Lanfredi con diversi membri della Giunta comunale, autorità civili e militari, oltre all’avvocato Cristina Franco, presidente dell’associazione Italia-Israele di Savona,  Angelo Vaccarezza, presidente onorario della stessa associazione e consigliere regionale, e l’editore Guido Guastalla.

Il sindaco Mauro Demichelis, nell’ambito di un incontro istituzionale, ha presentato Andora, la sua economia e i suoi progetti futuri e verificato il grande interesse del diplomatico per l’agricoltura locale, le attrattive turistiche e il nucleo storico di Castello e testimoniato la disponibilità dello stato di Israele a condividere le proprie competenze in ogni campo a favore dell’Italia. L’Ambasciatore ha anche confermato la profonda riconoscenza verso i generosi liguri che aiutarono i profughi della Shoah a partire dai porti di La Spezia, Savona e Genova alla volta della terra d'Israele. Successivamente, accompagnato anche dalla vicesindaco Patrizia Lanfredi, dall’assessore alla cultura Maria Teresa Nasi e dai consiglieri Paolo Rossi e Ilario Simonetta, ha visitato, nel museo mineralogico Dabroi, la mostra fotografica Street Spirit Israel apprezzandone i contenuti. Si è poi concesso al pubblico nella sala consigliare di palazzo Tagliaferro dove si è svolta la presentazione del libro, organizzata in collaborazione con l’Associazione Italia Israele di Savona.

Tutti siamo stati colpiti dal grande spirito comunicativo di S.E. l'Ambasciatore Dror Eydar, dalla sua profonda cultura, conoscenza e amore per la letteratura e storia italiana e per lo spirito di servizio con cui vuole essere ambasciatore della moderna e collaborativa Israele start-up nation, ma anche della civiltà ebraica che si prefigge di far conoscere perché crede profondamente, come tutti noi, che la conoscenza sia capace di sconfiggere ogni pregiudizio” – ha dichiarato il sindaco Mauro Demichelis .

L’ambasciatore Dror Eydar ha espresso il senso del suo percorso diplomatico italiano.

Non pensavo che sarei stato un ambasciatore – ha detto al pubblico parlando un ottimo italiano – Non pensavo che avrei mai parlato l’italiano. Sul piano personale è la curiosità a guidarmi, sul piano pubblico, penso che l’ambasciatore di Israele è anche ambasciatore della cultura ebraica. Il mio Stato e l’Italia sono buoni amici. Il legame tra il popolo ebraico e il popolo italiano risale all’inizio dell’Unità d’Italia, a metà del XIX secolo, iniziata in Piemonte. Da qui ebbe inizio l’emancipazione degli ebrei italiani. La Liguria fu generosa con i profughi della Shoah che aiutò a partire, non senza rischio, dai suoi porti verso la terra di Israele. Oggi Israele e Italia cooperano in molti campi: militare e spaziale, scientifico e tecnologico, agricolo e idrico e in quello della salute. E’ stato naturale per noi aiutare gli italiani quando abbiamo potuto come nel corso della pandemia”.

Particolarmente significative le parole espresse dalla presidente e dal presidente onorario dell’associazione Italia-Israele di Savona, volte a sottolineare l’importanza di Israele, del suo ruolo e dei rapporti di fratellanza che uniscono i due Paesi, anche se Vaccarezza lancia una provocazione: “Israele è amica dell’Italia. L’Italia è sempre amica di Israele?”. Attestazioni di grande stima per l’Ambasciatore, che si appresta oramai a lasciare il Belpaese, uomo di grande cultura e profonda sensibilità.

Israele e Italia sono grandi amici, c’è una collaborazione in molti settori, dall’esercito al cyber, dall’intelligence alla sanità, dalla cultura alla tecnologia alla sicurezza e tanto altro. Sono stati tre anni di gioia e contemporaneamente di sfide –  ha spiegato poi l’Ambasciatore Dror Eydar ai microfoni di Savonanews - , perché due degli anni trascorsi qui sono stati segnati dalla pandemia. C’era la forte preoccupazione per entrambi i nostri Paesi, per la famiglia lontana e le comunità ebraiche, ma in questo contesto, anche grazie a molti incontri e conferenze fatte, siamo riusciti a rafforzare i rapporti tra Italia e Israele. Con questo mio libro voglio proprio lasciare il segno del mio passaggio in Italia, così come l’Italia lascia un segno nel mio cuore”.

Ci sono stati tanti momenti che rimarranno nella mia memoria. Non potrò mai dimenticare ciò che accadde nel Nord Italia a marzo del 2020. Sentivamo il bisogno di aiutare i nostri fratelli e le nostre sorelle italiane, tutti gli italiani. In quel frangente, in segno di solidarietà, chiamai i sindaci di molte città israeliane, come Tel Aviv, Gerusalemme e altre affinché illuminassero gli edifici storici con i colori della bandiera italiana e con un messaggio che esprimesse che noi eravamo con l’Italia”.

Ricorderò per sempre un evento organizzato ad aprile 2021 proprio qui in Liguria, a Sanremo, per commemorare i 100 anni della Conferenza storica di Sanremo del 1920, quando dopo la 1^ Guerra Mondiale i leader di alcune nazioni, tra cui l’Italia, si  riunirono per  riconoscere i diritti del popolo ebraico sulla nostra antica terra. Proprio qui in Liguria  - ha proseguito l’Ambasciatore - è nato l’embrione dello stato ebraico. È stato un evento molto importante, con una grande festa, trasmesso dalle tv con milioni di telespettatori”.

Ricorderò anche una grande conferenza di taglio economico che si è tenuta lo scorso maggio a Napoli. Sullo sfondo della crisi alimentare – ha spiegato -, abbiamo portato nella città partenopea 23 aziende israeliane che operano con la tecnologia più avanzata del mondo che con altre 80 realtà italiane hanno potuto parlare di agricoltura, fattorie digitali, energia solare e molto altro. Inoltre, ricorderò anche le forti emozioni provate durante gli eventi di presentazione del mio libro ‘All’Arco di Tito’”.

“Il nostro popolo ricorderà per sempre il vostro aiuto, in particolare della Liguria. È con le vostre navi, dai porti liguri che migliaia di sopravvissuti all’Olocausto salparono per fare ritorno a casa a Sion, dopo un lungo esilio, grazie a voi italiani. Dio vi benedica”, conclude l’Ambasciatore israeliano Dror Eydar.

Maria Gramaglia

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