“Quanto è successo ad Albenga è una tragedia immane, persone hanno perso la casa, oltre 120 hanno vissuto notte da sfollati, ma soprattutto i danni all’ambiente sono stati enormi: abbiamo perso 400 ettari di macchia mediterranea e bosco. Le forze dell’ordine indagano sulla sua origine dolosa, ma il fatto che la causa sia naturale o dietro vi sia l’intento criminale di qualche scellerato non cambia il nostro punto di vista che è quello di fare sempre più per arginare questi eventi. Per quanto sia possibile dobbiamo sforzarci ed è per questo che sollevo il punto ed affronterò l’argomento in consiglio Regionale alla riapertura dei lavori senza intento polemico, ma per una discussione che ci dia la possibilità di analizzare quanto stiamo facendo e nel caso migliorarlo” con questa dichiarazione il capogruppo del partito di Giorgia Meloni spiega le sue intenzioni per l’interrogazione a risposta immediata che ha preparato e consegna al Consiglio Regionale.
La domanda che pone Balleari riguarda due aspetti, nello specifico, che possono essere di aiuto nella circoscrizione dei grandi incendi e nella prevenzione dei focolai e sono l’implementazione dei punti acqua, ma soprattutto la costruzione di viali tagliafuoco.
“Il problema degli incendi boschivi, dolosi soprattutto, è un problema annoso che da sempre colpisce l’estate della Liguria. Molto abbiamo fatto in termini di risposta all’emergenza ed abbiamo una macchina organizzativa efficiente, ma ora dobbiamo anche vedere e migliorare la parte di prevenzione. Vorrei che si approfondisse la questione dei viali tagliafuoco che sono una seria ed efficace misura di circoscrizione degli incendi. Sappiamo benissimo che costruire tali vie è impegnativo, ma se realizzati prima dell’estate e manutenute adeguatamente sono un ottimo mezzo per arginare l’espandersi degli incendi e come ci insegnano le esperienze fatte all’estero sono misure di contenimento più che adeguate da fare in prossimità di abitazioni e siti industriali. Per costruire, o ampliare, tali vie potremmo avvalerci dei percettori del reddito di cittadinanza, ovviamente coadiuvati e diretti dai vigili del fuoco più esperti ed inoltre questi viali possono acquisire una valenza turistica essendo utilizzati come sentieri per scoprire il nostro entroterra o come vie per cicloturismo o sport come la mountainbike. Insomma possiamo valorizzare e mettere in sicurezza il nostro territorio con una sola mossa”.
Cosi spiega Balleari la sua proposta di intensificare la realizzazione dei viali tagliafuoco che vanno costruite con mezzi adeguati come apripiste, decespugliatori, trinciastocchi, sia all'interno dei boschi in tutta la loro lunghezza, larghezza e profondità - per la larghezza tripla dell'altezza degli alberi che costeggiano, sia all'esterno dei boschi e delle foreste da salvaguardare preventivamente prima dell'estate.