"Quel cartello è lì da un anno, e posso garantire che sono più i turisti che si congratulano che quelli che storcono il naso, anche loro stanchi di maleducazione".
A dirlo è il commerciante di Varazze che ha affisso il cartello ironico, che tanto ha fatto discutere, esposto sulla vetrina della sua attività.
"Penso di avere tutto il diritto e la conoscenza per dire che il nostro turismo sta prendendo una brutta piega, è dal 1883 che va avanti la mia attività, se ''mugugno'' è per i miei concittadini e per i signori turisti, entrambi meritevoli di educazione - ha detto l'esercente - Il cartello: a Siena si corre il palio delle contrade, non dei rioni, a Livorno si ordina il caciucco non la zuppa di pesce, a Firenze la ribollita non il minestrone, pici strangozzi noi li chiamiamo diversamente, é il bello dell'Italia, mille culture che si intrecciano, ma ognuno la propria".
"Purtroppo in Liguria e specialmente nel Savonese non sappiamo valorizzare queste ricchezze. Noi abbiamo i caruggi, Alassio ha i budelli - ha continuato - Per quanto riguarda le palafitte è rivolta a quelli che pensano di essere colonizzato invece che ospiti, Varazze costruiva navi all'impero romano quando certe città o regioni non erano ancora nate. Allora si chiede il rispetto".